Genova. “Guardiamo a domani che sarà una giornata storica per l’Europa con l’inizio delle vaccinazioni per il Covid per gli operatori sanitari”. Così l’infettivologo genovese Matteo Bassetti, primario della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino, sottolinea l’importanza del vaccine day che vedrà in Liguria la somministrazione delle prime 320 dosi.
“Vaccinarsi in generale e, più specificatamente per il Covid – ha scritto – rappresenta un atto d’amore verso noi stessi, verso le persone a cui vogliamo bene e verso la società in cui viviamo. Un grande atto d’amore”. Tra i primissimi a ricevere il vaccino non ci sarà Bassetti ma una dirigente medica della sua clinica, Chiara Dentone, che in un’intervista a Genova24 aveva spiegato perché quello della Pfizer è un antidoto più sicuro rispetto ai vaccini tradizionali.
Per il resto, Bassetti si mostra meno ottimista del solito. “SarsCoV-2 non si è fermato per il Natale (come qualcuno sperava) continuando stabilmente la sua corsa. Alcune regioni, come la Liguria e molte altre, hanno dati incoraggianti con riduzione dei contagi, Rt stabilmente sotto 1 e continue e costanti dimissioni ospedaliere – osserva -. Altre regioni invece sono in situazione di assoluta difficoltà con Rt sopra ad 1 e ospedali che soffrono”.
“Oltretutto ai dati degli ultimi giorni, mancano ancora all’appello di quelle regioni, i contagi dell’ultimo periodo: quello per intenderci dello shopping – ricorda -. E’ evidente che ci dovranno essere misure ed interventi differenziati a livello locale, come già fatto a inizio novembre. Il freddo di queste ultime ore non aiuterà: si mischieranno virus e batteri stagionali con SarsCoV-2. Bisognerà essere bravi a fare la diagnosi differenziale con metodi rapidi e essere pronti con la medicina territoriale per evitare nuove corse ai pronto soccorso come a inizio novembre”.