Genova. Sono 12.500 le richieste arrivate in due giorni, tra la giornata di ieri e quella di oggi, al Comune di Genova per i buoni spesa destinati ai nuclei familiari in difficoltà a causa del Covid. Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci durante il punto stampa di questa sera in Regione.
Ieri e oggi erano i primi due giorni in cui era possibile presentare domanda, rigorosamente on line. “Non so se considerarla una buona notizia o una cattiva notizia – riflette Bucci – e capite cosa intendo, ma l’alto numero di richieste pervenute dimostra che il sistema sta funzionando e noi siamo pronti a dare aiuto a chi ne ha bisogno”.
Il sindaco ha aggiunto che “c’è tempo per presentare richiesta per i buoni fino al 12 dicembre alle 24, poi sarà stilata una graduatoria e ci sarà la consegna dei ticket, l’obbiettivo è terminare con la procedura entro il 20 dicembre in modo da consentire alle persone di utilizzare questi buoni anche per i giorni di Natale”.
Le domande si dovranno presentare esclusivamente on line entro, appunto, le 24 di sabato 12 dicembre ma chi non fosse in grado di compilare la domanda in autonomia potrà avere un supporto telefonico chiamando il numero verde 800583940 fino all’11 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17e30. Inoltre saranno attivati, come ulteriore supporto, alcuni sportelli, uno per ogni municipio cittadino.
La principale novità di questa nuova distribuzione è legata alla necessità, per i richiedenti, di avere un’attestazione Isee valida uguale o inferiore ai 20 mila euro. Per chi non la possedesse o non fosse aggiornata al 2020 sarà dato il tempo di presentarne una nuova, nel frattempo sarà sospeso l’esito della domanda presentata. Il Comune darà tempo fino al 31 dicembre affinché i cittadini ottengano dai caf e centri accreditati gli Isee aggiornati e sta dialogando con l’Inps perché questi dati siano forniti rapidamente.
Oltre all’Isee, novità, come per la scorsa tranche di aiuti saranno criteri di priorità nella formulazione dell’elenco degli aventi diritto la presenza di minori o disabili nel nucleo familiari. Pensioni di cittadinanza, pensioni sociali, di lavoro, di reversibilità o altre forme di ammortizzatori sociali non saranno causa di esclusione ma determineranno una posizione inferiore in graduatoria con chi non ne abbia. Inoltre l’assegnazione dei buoni alimentari seguirà il seguente criterio: 1 quota per i nuclei composti da una sola persona, 2 quote per 2 persone, 3 quote per i nuclei da 3 a 5 persone, 4 quote per i nuclei con più di 5 persone.