Recco. Dopo Genova che ha fatto da apripista, ora anche a Recco si rafforza l’attività della polizia locale. Le bodycam, strumenti tecnologici capaci di registrare video e audio, vanno ad arricchire la divisa degli agenti.
I dispositivi sono utilizzati dal personale di polizia durante i controlli e gli accertamenti. Fanno parte della dotazione delle cosiddette “pattuglie di pronto intervento“: gli operatori portano, ben visibile sull’uniforme, una telecamerina con la funzione di riprendere quanto accade durante l’attività di controllo. Oltre ad acquisire informazioni utili alla sorveglianza, i dispositivi garantiranno anche maggiore sicurezza del personale.
“Si tratta di strumenti all’avanguardia per le loro caratteristiche tecnologiche – dicono il sindaco Carlo Gandolfo e il consigliere delegato alla sicurezza Franco Senarega – in quanto rappresentano il sistema più idoneo per aumentare le esigenze di sicurezza del personale e la maggiore efficienza del servizio reso alla cittadinanza”.
Negli Stati Uniti, fa sapere il comandante Mirko Mussi, è uno strumento di utilizzo generalizzato in quanto aiuterebbe sensibilmente a migliorare sia l’approccio dell’agente sia il comportamento d:ell’utente, disinnescando spesso escalation emotive o violente. Insomma un valido dispositivo a tutela della comunità che costituisce, ad oggi, la più oggettiva e affidabile ricostruzione della realtà.
Le immagini vengono registrate in loop e automaticamente cancellate quando non servono. Quando invece capita un evento rilevante, l’operatore – anche in un tempo successivo all’evento – può salvare fino a 30 secondi prima dell’episodio, permettendo di provare quella che viene ultimamente identificata come “responsabilità d’ingaggio”.
L’utilizzo della bodycam è regolamentato da un apposito disciplinare che fornisce le indicazioni anche sul trattamento dei dati personali.