Album dei ricordi blucerchiati: Alessandro “il Conquistatore” Scanziani
Se Alessandro Magno, in 12 anni, sottomise alla Macedonia l’impero persiano, Alessandro Scanziani, in 5 anni, ha portato la Sampdoria dalla Serie B alla conquista della prima Coppa Italia
Più informazioni su

Genova. Alza la Coppa, capitano, te la sei meritata!
Stadio di Marassi gremito… è il 3 luglio 1985, la Gradinata Sud è una bolgia impazzita, ma anche tutto lo stadio esulta senza freni, mentre Alessandro Scanziani alza, al cielo, la coppa del primo storico successo della Sampdoria di Paolo Mantovani…
Nessuna invasione in campo del pubblico festante, ammonito, al riguardo in precedenza, dal grande Presidente, cosicché la premiazione, sul prato verde, è tuttora, in internet, uno spettacolo godibile, anche da parte dei giovani tifosi blucerchiati…
Attorno a Scanziani, esultano i “soldati macedoni”, che hanno battuto il Milan (2-1) nel match di ritorno: Bordon, Paganin, Renica, Pari, Vierchowod, Pellegrini, Scanziani, Souness, Mancini, Salsano (Casagrande), Vialli, ma anche Galia e Trevor Francis, vittoriosi nella sfida d’andata a San Siro (1-0); ci sono, pure, gli altri della rosa, indisponibili per quelle partite: Mannini, Bocchino, Gambaro…
Grande capitano, hai avuto il coraggio di scendere in Serie B, dopo tanta A (e molti goal con Como, Inter e Ascoli; 38 con queste squadre), per riportare subito i colori blucerchiati nei grandi stadi… Sei stato decisivo in quella cavalcata verso la massima serie, con 38 presenze su 38 e 10 reti, la più importante a Bari nella decisiva vittoria coi “galletti” per 2-1 (l’altro di Gianfranco Bellotto), che arrivarono giusto 2 punti sotto… e ti ho ancora negli occhi, visto dalla gradinata, con la fascia al braccio, nella prima di campionato, contro la Juventus, piena di campioni del mondo, più Boniek e Platini… goal di Mauro Ferroni… ed allora, declamiamola, quella formazione: Bistazzoni, Ferroni, Vullo, Casagrande, Guerrini, I. Bonetti, Scanziani, Bellotto, Francis, Brady (Maggiora), Mancini (Pellegrini).
Ed anche quell’anno non hai scherzato coi goal… capocannoniere blucerchiato, con 8 reti, una in più di Trevor Francis… ma qui, lasciacelo dire, solo perché “the striker” è incappato in una sfilza di infortuni incredibili, senza i quali chissà quante altre soddisfazioni sarebbero arrivate, ben superiori al brillante settimo posto, da matricola…
Nella primavera dell’86, in precampionato, a Celle Ligure, vado a vedere la Sampdoria del nuovo mister, Vujadin Boškov e con sorpresa, tante assenze e tanti volti nuovi… sono arrivati Hans Peter Briegel, Toninho Cerezo, Pagliuca, Fusi… ma non ci sono più “Charlie Champagne” Souness, Francis, Matteoli, Galia, Bordon e perfino “capitan” Scanziani…
La ruota del calcio gira… ma i “soldati macedoni” restano nella memoria, come i tuoi 25 goal blucerchiati, in 152 partite…
Alza la Coppa, capitano…
Della stessa serie “Album dei ricordi blucerchiati”:
Eddie Firmani, il “tacchino freddo”
Gaudenzio Bernasconi, l’orsacchiotto
Bruno Mora, l’ala perfetta
Ernst Ocwirk, il faro del Prater
Nacka Skoglund, il re del tunnel
Tito Cucchiaroni, una leggenda nella storia Samp
Sergio Brighenti, il cannoniere
Jorge Toro, dalle Ande agli Appennino Ligure
José Ricardo “China” da Silva, il goleador brasileiro
Giancarlo Salvi, il “golden boy” di Dego
Ermanno Cristin, il “Nordahlino” di Marassi
Roberto Vieri, la fantasia al potere
Mario Frustalupi, il piccolo grande” regista
Luisito Suárez, “El arquitecto” dei primi anni ’70
Giovanni Lodetti, da “basleta” a “baciccia”
Luca Vialli, il bomber
Trevor Francis, “the striker”
Graeme Souness, “Charlie Champagne”
Toninho Cerezo, samba scudetto
Attilio Lombardo, il “Popeye”
Srecko Katanec, la gazzella slovena
Fausto Pari, una vita da mediano
Giovanni Invernizzi, la classe operaia va in paradiso
Aleksei Mikhailichenko, la stella dell’Est
Walter Zenga, l’uomo ragno
Valter Alfredo Novellino
Ruud Gullit , “Cervo che esce di foresta”
Sebastián Verón, “La Brujita”