Dolore

Addio Nebbia, l’ombra del veleno sulla morte del cane in forza alla protezione civile

La sua conduttrice qualche giorno fa aveva ipotizzato si trattasse di veleno per topi. Nebbia, 5 anni, era parte dell'unità cinofila con l'antincendio boschivo

Genova. Qualche giorno fa la sua conduttrice, Sonia Ricciu, aveva scritto sul gruppo Facebook “Ricerca di Nash” per chiedere se qualcuno avesse avuto recente esperienza di bocconi avvelenati nella zona tra forte Ratti, Sant’Eusebio e forte Richelieu.

E’ dopo alcune passeggiate in quelle zone, infatti, che il suo adorato Nebbia ha iniziato a sentirsi male ed è stato ricoverato.

Oggi il pastore australiano di 5 anni e mezzo, in forza all’unità cinofila dei volontari antincendio della protezione civile, è morto.

Il cagnone, estremamente vivace e simpatico, aveva conseguito il brevetto operativo per ricerca persone in superficie sia dello CSEN che dell’ENCI, due enti ufficiali, e con ottimi voti nelle prove pratiche. Era utilizzato anche nella pet therapy per bambini e anziani.

“Oggi ci ha lasciato uno dei nostri amici a quattro zampe – hanno scritto i volontari anti incendio boschivo – facciamo le condoglianze alla sua padrona e nostra collega Sonia e ringraziamo Nebbia per tutto il lavoro e l’amicizia dimostrata in questi anni”.

Una decina di giorni fa il cane aveva iniziato a sentirsi male dopo una passeggiata. Inizialmente la conduttrice pensava potesse trattarsi di un paio di guanti trovati per terra e ingeriti.

Poi le condizioni dell’animale erano peggiorate. Ieri il tentativo di un’operazione ma non c’è stato niente da fare.

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