Raccomandazione

Spiagge e lungomare vietati, l’appello del Soccorso Alpino: “Non riversatevi sui sentieri, serve prudenza”

In caso di meteo favorevole i monti alle spalle di Genova rischiano di essere presi d'assalto tra il pericolo di assembramenti e quello di farsi male e finire al pronto soccorso

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Genova. Alla luce dell’ordinanza anti-covid annunciata dal sindaco di Genova Marco Bucci che, nel weekend, vieterà le passeggiate sui lungomare e l’accesso alle spiagge della città, c’è già chi si sta organizzando, meteo permettendo, per trovare nuovi sfoghi all’aria aperta, nuovi spazi dove trascorrere qualche ora di svago.

Un trend, quello della riscoperta dei sentieri alle spalle di Genova, che si è già palesato nelle passate settimane, anche favorito da un autunno particolarmente mite, ma che potrebbe letteralmente esplodere in questi sabato e domenica. O almeno fino a quando l’ordinanza resterà in vigore. Ma c’è chi mette in guardia i genovesi, e non solo loro, dal prendere d’assalto colline e boschi: è il Soccorso Alpino ligure.

“La voglia di evasione è comprensibile – dice Fabrizio Masella, presidente del Soccorso Alpino regionale – specialmente ora che temiamo misure sempre più restrittive, ma il rischio di riversarsi sui sentieri, soprattutto quelli più battuti, è quello di incontrare tantissime persone“.

Il giro dei forti, il Righi, il monte Fasce, punta Martin da Pegli o Pra’ e ancora i laghetti di Nervi, tutte zone dove l’escursione è consentita perché interna ai confini comunali (in zona arancione non si possono superare se non per comprovate necessità), certo, ma che rischiano di essere più affollate di corso Italia in un sabato pomeriggio di maggio.

La settimana scorsa il Soccorso Alpino ha notato una frequentazione ben al di sopra della media stagionale per i percorsi del monte di Portofino. Questa volta i genovesi non lo potranno raggiungere ma il problema potrebbe riproporsi in maniera fotocopiata su mete più accessibili e interne al territorio del Comune di Genova.

“Ma il rischio non è solo quello del contagio all’aria aperta – fa notare Masella – ma quello di farsi male, magari farsi soccorrere e quindi portare a un pronto soccorso, sappiamo quale sia la situazione nei pronto soccorso cittadini, e oltre a essere un comportamento poco responsabile e rispettoso per chi vi opera, finirci come codice non grave significa restarci per ore e magari contagiarsi proprio lì, su una barella”.

Quindi, per queste settimane, il consiglio degli operatori del Soccorso Alpino – e non solo loro – è quello di rinunciare a qualche uscita, ad agire con prudenza, a evitare i luoghi affollati e a rispettare le regole di ordinanze e dpcm.

A questo proposito ricordiamo che l’ultimo dpcm non vieta le uscite all’aperto ma “invita caldamente” i cittadini a non spostarsi da casa se non per reali necessità. Inoltre impone l’uso obbligatorio della mascherina e il divieto di assembramento. Ricordiamolo prima di organizzare la prossima gita fuori porta.

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