Genova. “Non mi risulta, io non ne sono al corrente, ma posso affermare che nessuno in Liguria che non ha ottenuto il trattamento sanitario che avrebbe dovuto avere, a nessuno sono state negate le cure richieste, anche se magari avrà dovuto attendere qualche ora”, lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci rispondendo a un articolo 55, una richiesta di chiarimenti, sulla situazione Covid.
Di fronte all’elenco di situazioni di disagio nei pronto soccorso e a domicilio riportate dagli esponenti dell’opposizione Bucci ha dichiarato: “Alisa e le aziende sanitarie hanno garantito che a nessuno è stato negato il trattamento sanitario richiesto”.
Bucci ha confermato che si è aperto un percorso per la realizzazione di “100, 150 posti letto” all’interno del piano terra del padiglione B della Fiera di Genova. “Non saranno necessari lavori in muratura – ha spiegato – ma si tratterà di un allestimento da parte della protezione civile”.
Sulla possibilità che la Liguria possa rientrare tra le regioni dove le misure saranno più restrittive, il sindaco ha spiegato: “Aspettiamo cosa dirà il governo, al momento non dovremmo essere in zona rossa ma arancione, ma c’è la possibilità che un singolo comune possa essere identificato come zona rossa, bisogna attendere”.
Ancora senza risposta le domande poste dal Movimento 5 Stelle in Comune sulla situazione personale del sindaco stesso, “per lei non è obbligatoria la quarantena?” ha chiesto il consigliere M5s Stefano Giordano riferendosi alle notizie sulla positività di alcune persone molto vicine al primo cittadino. “Direi che non è il momento di fare polemiche strumentali”. Nei giorni scorsi era stato il governatore Toti a spiegare che determinate figure interne alla task force, oltre ad essere costantemente monitorate, non devono sottostare all’obbligo dell’isolamento fiduciario per questioni di operatività.
Da registrare, oltre agli interventi delle opposizioni, anche quello del consigliere di Forza Italia Luigi Grillo, decano dell’aula rossa, che oltre a chiedere se non ci sia stata una sottovalutazione dello stato del contagio nei mesi passati ha concluso con una battuta: “Io ho 85 anni, volevo sapere se ho ancora un ruolo nel sistema produttivo”.