Commento

Partito Comunista Italiano: “Gestione aziendale da parte dello Stato, utili e guadagni”

"CDP ed Atlantia sono impegnati in trattative stressanti, in cui non si vede alcun cambiamento: il profitto prima di tutto"

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Genova. Riceviamo e pubblichiamo dal Partito Comunista Italiano – federazione di Genova sul caso Autostrade, inchieste e concessioni.

“Il Partito Comunista Italiano prende atto che lo Stato al momento consideri la gestione autostradale come un’attività aziendale: un settore di utili, di guadagni. Le autostrade sono un assetto strategico dell’infrastruttura, sono vitali per il trasporto di merci e sono vie di passaggio per milioni di cittadini. Chiedere, anzi, pretendere che le autostrade siano mantenute in sicurezza non è soltanto lecito, ma anche doveroso per il bene collettivo. Eppure nei decenni scorsi i vari governi (senza eccezione) hanno permesso che si affidassero a privati importanti porzioni della gestione autostradale, secondo il principio capitalistico che vede nelle privatizzazioni una forma di miglioramento dei servizi: più efficienti, più “puliti”, più sicuri”.

“Le notizie dei giorni scorsi: indagini contro ex dirigenti Aspi, si sospetta che molti soldi pubblici messi a disposizione per la manutenzione siano stati presi e messi in tasca, senza che i lavori previsti venissero adeguatamente avviati e conclusi. Sembra che tra le motivazioni ci sia stato il timore dei gestori di spendere troppo, a scapito del proprio guadagno”.

“Comunque CDP ed Atlantia sono impegnati in trattative stressanti, in cui non si vede alcun cambiamento: il profitto prima di tutto. Queste notizie non sono una novità. Le nostre autostrade sono ora semplici fonti di profitto, sono più insicure, perché la manutenzione costa molto e non rende quasi niente in termini di bilancio, chi ne usufruisce è semplicemente un consumatore”.

“A Genova, purtroppo, abbiamo potuto “assaporare” questo ragionamento – ma non siamo una tragica eccezione. Frequentemente si riducono i costi per il semplice aumento dei profitti e ciò talvolta si traduce in eventi tristi che normalmente potrebbero essere evitati. Nonostante tutti questi sintomi, nonostante i casi di emergenza, sembra che il governo e le istituzioni continuino a favorire il “diritto di lucro” invece che l’utilità sociale – ovviamente la Costituzione è ancora una volta emarginata. Il Partito Comunista Italiano prende atto di tutto ciò, e per ciò si impegna ancor più a lottare, affinché un domani questo scempio abbia fine”.

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