Genova. L’ospedale di Erzelli si farà, ma non è detto che andrà in mano ai privati. A confermare il ripensamento, annunciato in campagna elettorale proprio ai nostri microfoni, è il presidente ligure Giovanni Toti che oggi ha presentato al consiglio regionale la nuova giunta e il programma di governo.
“Penso si possa ripensare anche la struttura dell’ospedale di vallata e del Ponente – ha detto parlando del futuro della sanità -. Poi decideremo se sarà pubblico, privato o misto pubblico-privato, ma questo rientrerà in un dibattito che ho intenzione di fare laicamente con tutte le forze politiche e sociali della città quando si sarà insediata la commissione salute”.
Un passo “di lato” meditato da Toti dopo il fallimento, più di un anno fa, della gara per la realizzazione e la gestione per 25 anni del nuovo ospedale agli Erzelli. Il bando, nonostante la proroga dei termini e le voci insistenti sull’interesse di grandi gruppi della sanità lombarda, alla fine era andato deserto. “Un tassello fondamentale nel percorso di efficientamento della sanità regionale”, aveva ribadito l’assessore alla sanità Sonia Viale.
“Io dico che è stata una gara sfortunata, perché cercava di conciliare le potenzialità della sanità pubblica in questa città con l’apertura a una concorrenza dei privati senza che questo andasse a squassare un sistema già delicato. Ma andrà sicuramente avanti”, ha confermato oggi Toti. Adesso però i termini potrebbero cambiare.
Il nuovo polo sanitario sulla collina di Cornigliano potrebbe diventare un’integrazione del Villa Scassi di Sampierdarena, “un grande ospedale – lo definisce oggi Toti riconoscendo l’enorme sforzo nell’emergenza coronavirus – che ha fatto da baluardo eroico in situazioni difficili e complesse. L’unica cosa che abbiamo in testa è che serve un ospedale nella Valpolcevera e nel Ponente, serve un ospedale di vallata e serve ad affiancare le case della salute e i presidi sanitari che già operano da quella parte”.
La questione verrà affrontata in consiglio non appena si costituirà la commissione sanità che vedrà come probabile presidente il medico savonese Brunello Brunetto, eletto con la Lega, papabile per l’assessorato ma rimasto fuori dalla giunta visto che Toti ha tenuto per sé la delega. Ma Toti parla più in generale di un “dibattito laico” con tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione, un atteggiamento di apertura che si concretizza nella proposta di incontrare “settimanalmente” tutti i capigruppo per concordare le strategie da adottare contro la pandemia. Nel frattempo Pd e Linea Condivisa hanno chiesto un consiglio straordinario proprio sull’emergenza Covid.
In apertura del primo discorso al consiglio, che è iniziato con un minuto di silenzio per le vittime degli attentati terroristici in Francia e a Vienna, Toti ha citato Martin Luther King: “La paura bussò alla porta ma quando il coraggio andò ad aprire non trovò nessuno. Noi non ci faremo prendere dalla paura. Abbiamo saputo reagire a tutte le crisi, alcune archiviandole con un esempio di tenacia e laboriosità per questo Paese”.