Genova. Non era di nessuno ma era di tutti e tutti – adesso – sono pieni di rabbia e di tristezza per la fine crudele e immeritata di Isotta, una gattina nera che viveva per strada nel quartiere di Multedo.
Il 28 ottobre, nella notte, qualcuno l’ha presa a calci fino a farla morire. A raccontarlo in un manifesto affisso nella piazzetta davanti alla scuola Alfieri è la donna che si prendeva cura di Isotta.
“Il 28 ottobre un essere inqualificabile massacrava la piccola Isotta, deceduta dopo terribile agonia. Aveva la sola colpa di esistere: lo squallido essere sarà orgoglioso del suo gesto criminale”.
Il manifesto è stato condiviso da molti residenti sui social e non solo. La speranza è di riuscire a risalire, in qualche modo, al colpevole.
L’uccisione di un animale senza motivo è un reato penale: l’articolo 544-bis riporta che “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni”.