Tragedia

Incidente sul lavoro a Masone, morto addetto alla manutenzione dei viadotti autostradali

Era rimasto schiacciato da un elevatore alla rotatoria del casello, inutile la corsa all'ospedale Villa Scassi

Genova. È morto nella notte l’operaio coinvolto in un incidente sul lavoro nella tarda serata di ieri a Masone, nei pressi della rotatoria fuori dal casello autostradale. L’uomo è stato schiacciato da un elevatore usato per i lavori di manutenzione sui viadotti autostradali. Si chiamava Luciano Sanna e aveva 54 anni.

Erano circa le 23 quando da un camion, probabilmente per un errore di manovra, si è staccato il macchinario. Il braccio meccanico ha travolto l’operaio che è rimasto incastrato con una gamba. Per liberarlo sono intervenuti i vigili del fuoco di Genova e Ovada. Poi lo hanno soccorso i militi della Croce Rossa di Masone che lo hanno portato in codice rosso di massima urgenza verso l’ospedale Villa Scassi già in gravissime condizioni.

Ma la corsa verso Sampierdarena è stata inutile. Secondo quando riferito dalla direzione dell’ospedale in mattinata, l’operaio era arrivato già deceduto a causa del gravissimo politrauma da schiacciamento. Sono in corso indagini per ricostruire la dinamica e determinare la responsabilità dell’accaduto.

Intanto, sulla dinamica, Aspi fa sapere che i motivi per cui la torre bybridge si è inclinata sono ancora al vaglio. La direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia esprime il suo sentito cordoglio alla famiglia del tecnico.

Bral e Weico sono ditte esterne che per Aspi si occupano attualmente di manutenzione e attività di viabilità nell’ambito della rete ligure.

“Un’altra morte sul lavoro, che si aggiunge alle tante avvenute in questo 2020 di lutto e di paura per il Covid. Esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio che ha perso la vita stanotte, schiacciato da un macchinario a Masone – scrivono Luca Maestripieri e Marco Granara, segretari di Cisl Liguria e Genova -. La nuova emergenza Covid si è aggiunta alle vecchie emergenze che non devono passare in second’ordine, perché hanno uguale gravità”. “Dobbiamo costituire gli Rsl di sito, che sono i rappresentanti dei lavoratori di sicurezza, solo ed esclusivamente per tutti i cantieri che ci sono nei tratti autostradali della Liguria, la Cisl e la Filca lo stanno chiedendo a gran voce da tempo. Si può fare insieme alla Prefettura, alla Regione e ai concessionari autostradali. Un modello già funzionante durante i lavori che si stanno effettuando per il Terzo Valico”, spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.

La Fillea Cgil porge le proprie sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi della vittima – scrive il segretario ligure Federico Pezzoli -. In attesa di comprendere la dinamica dell’accaduto, si è costretti a registrare l’ennesima tragedia sul lavoro in un settore, quello edile, tra i più martoriati in tema di infortuni sul lavoro. In questi anni, vista la pericolosità delle lavorazioni che coinvolgono i cantieri edili, soprattutto quelli autostradali, la Fillea Cgil ha chiesto nelle contrattazioni con le aziende, con le istituzioni e pubblicamente, l’applicazione intransigente delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Purtroppo nel settore insistono aziende, soprattutto negli appalti e nei sub appalti, che in tanti casi appaiono letteralmente improvvisate. Leggi e regole nel settore esistono, ma vanno fatte rispettare. In Liguria, ad esempio, è in vigore l’intesa prefettizia regionale per la tutela del lavoro nelle autostrade che prevede la tracciabilità delle imprese e​ l’incontro preventivo con le organizzazioni sindacali per condividere modalità di lavoro, turnistica, sicurezza e logistica. Dall’altro, esiste la legge regionale fortemente voluta dai lavoratori che prevede l’istituzione dei rappresentanti per la sicurezza in ambito autostradale. Entrambi gli strumenti oggi non sono pienamente attuati”.

“Basta tentennamenti, vogliamo un segnale chiaro da parte  dalle istituzioni per aggredire e sconfiggere la piaga sociale delle morti sul lavoro”, dichiarano Fabio Servidei, segretario organizzativo Uil Liguria, Mirko Trapasso, segretario generale Feneal Uil Liguria e Andreea Gulei funzionaria Fenal Uil Liguria. “Allo stato attuale esiste un accordo con Autostrade che definisce alcuni concetti molto chiari e semplici, come ad esempio avere notizie tempestive rispetto alle aziende che subentrano negli appalti, ma questo non accade – raccontano i sindacalisti –  Ci ritroviamo spesso davanti a lavoratori che hanno scarsa formazione, assunti con contratti a tempo determinato o mediante agenzie in somministrazione. Questo provoca un ampio turn over che ci fa dubitare della specifica formazione in ambito di sicurezza per lavorazioni così complesse. Abbiamo compreso le motivazioni di urgenza nel periodo estivo per cercare di restituire fruibilità della rete autostradale, ma la deriva rappresentata porta a dover pensare a un intervento del concessionario che consenta di avere una progettualità degli interventi necessari con la giusta stabilizzazione dei lavoratori delle imprese coinvolte. È  inaccettabile, inoltre, essere ancora in attesa di un incontro con la Prefettura per il rinnovo dell’accordo sulla sicurezza con Autostrade e uno con la Regione Liguria per discutere di come spendere i 120 mila euro messi a disposizione con una legge regionale dello scorso febbraio per la formazione degli Rls di sito, previsti nell’accordo prefettizio. Inoltre, stiamo ancora aspettando un incontro in Regione per avere una legge sugli appalti. I tempi della burocrazia non sono i tempi della vita di tutti i giorni in cui le persone vanno al lavoro e alla sera non tornano a casa perché qualcosa è andato storto. Questo non è ammissibile”.

Anche Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei esprime il cordoglio dell’Assemblea legislativa: “Ancora una volta una tragedia, ancora una volta – dichiara il presidente – si allunga la dolorosa lista di uomini e donne che hanno sacrificato la vita nell’esercizio di un diritto sancito dalla Costituzione italiana: il lavoro. Il Consiglio regionale è attento alle problematiche legate alla difesa dell’occupazione, alla tutela dei lavoratori, temi su cui vanno sempre trovate convergenze e compattezza. E sempre su questi temi – aggiunge – l’assemblea tornerà a confrontarsi anche nelle prossime settimane, senza contrapposizioni, per dare un nuovo segnale, forte e chiaro: occorre il rispetto delle norme di sicurezza, occorrono controlli capillari nei cantieri. Anche in memoria di questa ultima vittima”.

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