Genova. Si apre in un grande sorriso che neppure la mascherina riesce a nascondere sul volto di Luigi Guadagno, quando apprende la notizia che Arcelor Mittal ha deciso di reintegrarlo al lavoro. Per lui, che era stato licenziato in tronco per un vocale su un gruppo chiuso di whatsapp in un cui pronunciava un epiteto poco lusinghiero nei confronti del direttore dello stabilimento Massimo Pagliaro, solo tre giorni di sospensione. Poi tornerà a lavorare nella fabbrica di Cornigliano.
Sono stati giorni difficili per Gigi, come lo chiamano i colleghi, e per la sua famiglia, giorni di lacrime e paura per il futuro, ma ora almeno per lui l’incubo del licenziamento è alle spalle. “Non so descrivere l’emozione che provo in questo momento, anche perché vengo da alcuni giorni molto difficili per me ma soprattutto per la mia famiglia visto che siamo al momento monoreddito con un bimbo piccolo da mantenere. Appena l’ho detto alla mia compagna si è dovuta sedere sul divano perché non credeva alle parole che le stavo dicendo” racconta.
Gigi, iscritto alla Fiom e sempre in prima fila nelle manifestazioni, non si è tirato indietro nemmeno in questi giorni, partecipando ai blocchi e al corteo e ora vuole soprattutto ringraziare i suoi compagni: “E’ stata una grande vittoria sindacale e politica ottenuta grazie a una grande organizzazione dei lavoratori. Quello che voglio dire ora è soprattutto grazie, grazie e ancora grazie ai lavoratori che mi sono stati vicini dal primo all’ultimo giorno. Sono contento e se sarà necessario continueremo la lotta.”