Genova. Non sono servite le raccolte firme e le levate di scudi, il municipio Medio Levante ha detto definitivamente no allo spostamento dei parcheggi dal perimetro delle aiuole di viale Brigate Partigiane. Le aiuole fiorite della Foce, ripristinate dopo anni di attesa, non si potranno quindi ammirare il tutto il loro splendore: saranno in parte nascoste dai veicoli in sosta.
Ieri, 24 novembre, la maggioranza dei consiglieri ha votato contro la proposta di togliere i parcheggi. La proposta era stata presentata dal consigliere di opposizione (Pd) Enrico Frigerio con una mozione senza simboli di partito.
La mozione era stata sollecitata dal gruppo Facebook “Genova contro il degrado” che tanto si è speso, negli anni, per il ripristino del progetto originale di fine anni Cinquanta dell’architetto Luigi Carlo Daneri.
“Una spesa ingente, 800 mila euro per il primo lotto, circa 3 milioni a completamento fino a Brignole – dice Frigerio – a fronte di questa spesa e di questo investimento vediamo della carrozzeria per tutto il primo tratto del viale, spendiamo ingenti risorse per ricreare una bellezza che di cui non possiamo godere”.
Frigerio aveva proposto di ipotizzare di posizionare gli stalli di sosta a “lisca di pesce” accanto ai marciapiedi. Questo avrebbe potuto permettere di mantenere comunque un buon numero di parcheggi, tenendo anche conto che dalla scorsa primavera 280 parcheggi erano stati ricavati in piazzale Kennedy. Inoltre il consigliere fa notare che “gli appelli per inserire armonicamente la ciclabile nel contesto sono rimasti inascoltati – conclude Frigerio – e oggi ci troviamo una pista disordinata e poco sicura lato strada”.
“Per quanto mi riguarda, non sono improvvisamente impazzito a pensare che le auto a circondare le aiuole siano da tutelare – dice Gian Carlo Moreschi, consigliere di opposizione di Italia Viva che ha votato contro la mozione – ma ci sono state richieste di posticipare una azione così radicale alla conclusione dei lavori della copertura del Bisagno, con una visione più generale, ma sono state rifiutate. La mozione respinta aveva anche un legame funzionale con un’altra, respinta anche essa, che prevedeva di recuperare parcheggi, per compensare quelli che si sarebbero persi, in altre aree del quartiere dove sarebbero state forse anche più impattanti. Un nascondere la polvere sotto il tappeto che non avrebbe senso”.