Recco. La Pro Recco ritorna a casa dopo un esilio lungo dieci anni. Quella di domani contro il Salerno sarà una partita speciale per Niccolò Figari, due volte campione del mondo, alla sua dodicesima stagione in biancoceleste, la squadra della sua città, la squadra di famiglia fin dai tempi del nonno Mario.
“Ritornare a giocare a Recco è qualcosa di speciale – ammette il difensore -, qui ho vinto il mio primo scudetto e questa piscina, da recchelino, rappresenta qualcosa che va oltre le partite, perché Punta Sant’Anna è un punto di riferimento per tutti quelli che hanno cominciato a giocare a pallanuoto. Per me questo ritorno a casa vale tanto e spero che il mio sentimento sia quello di tutti i cittadini”.
“Negli anni abbiamo vinto molto, è vero – sottolinea Figari -, ma giocare alla Antonio Ferro c’è mancato davvero tanto per avere, forse, un pizzico di senso di appartenenza in più. Penso possa essere il tassello che ci mancava, avere i tifosi di casa sono convinto potrà darci tanto. Per spiegare che cos’è Punta Sant’Anna ad un ragazzino di quindici anni, che non ha mai visto giocare una partita in questa vasca, bisognerebbe prendere i libri di storia della pallanuoto: in questa piscina è nato il mito della Pro Recco, in questa piscina si sono disputate tante battaglie memorabili, è un pezzo di storia dello sport italiano“.
La gara di oggi, fischio d’inizio alle ore 15, sarà arbitrata da Pinato e Taccini.