Genova. Sarà pronta entro la fine dell’anno la nuova pista ciclabile “d’emergenza” che dalla Foce salirà in Valbisagno fino a Staglieno. A scandire i tempi è Enrico Musso, mobility manager del Comune di Genova, che insieme ai tecnici di palazzo Tursi sta mettendo a punto gli ultimi dettagli del progetto. Una volta definito il tracciato potranno iniziare i lavori da parte di Aster.
“Stiamo procedendo come da programma – spiega Musso -. Per la Valbisagno inizieremo i lavori e dovremmo terminarli entro la fine dell’anno, mentre siamo leggermente più indietro con la Valpolcevera. Non è semplice mettere a punto il progetto facendo solo riunioni a distanza. In tutti i casi saranno piste continue, senza interruzioni e senza tratti sui marciapiedi, e saranno ancora contraddistinte dalla vernice rossa che abbiamo usato sul tracciato Boccadasse-Fiumara”.
Terminata la sezione centrale della direttrice Levante-Ponente, dunque, si punta a realizzare la prima gamba del “pi greco rovesciato” che include anche le due vallate. Da un lato le bici arriveranno fino alla piastra autostradale di Staglieno partendo dalla Foce, dall’altro il percorso inizierà da Sampierdarena e si spingerà fino a Pontedecimo. Le due piste saranno “sdoppiate” nei loro tratti iniziali su entrambe le sponde.
“Non toglieremo neanche un posto macchina“, è la promessa di Musso che risponde indirettamente ai timori dei residenti fatti propri dal presidente del Municipio Bassa Valbisagno Massimo Ferrante. La nuova pista ciclabile si diramerà da quella già esistente in corso Marconi: da lì via Rimassa, corso Torino (attraverso i due controviali), il tunnel ferroviario e piazza Giusti.
A questo punto si svilupperanno due diramazioni: una verso San Fruttuoso (via Giacometti, piazza Martinez e ritorno attraverso i giardini), l’altra verso Marassi con una bike lane in corso Sardegna (la classica “pista rossa” sul margine destro, con precedenza alle bici ma transitabile da tutti i mezzi). Poi via Bonifacio, piazza Carloforte, via del Piano con passaggio accanto allo stadio Ferraris, via Mandoli, piazzale Parenzo, via Toti, piazza Garassini e ritorno costeggiando il torrente. Il percorso a scendere non sfrutterà corso Sardegna (visto che accanto al marciapiede c’è la corsia riservata ai bus) ma corso Galliera.
Il tracciato della Valbisagno sarà collegato anche a via XX Settembre, e quindi al centro, attraverso una deviazione in sponda destra su ponte Castelfidardo, Borgo Incrociati, il tunnel pedonale di Brignole (già ciclabile) e un nuovo tratto in via Fiume. Da Borgo Incrociati, inoltre, sarà possibile risalire in bike lane su via Moresco e ricongiungersi alla pista di sponda sinistra all’altezza dello stadio.
Subito dopo, ma si parla già del 2021, il mirino si sposterà sulla Valpolcevera. “Anche in questo caso stiamo pensando a un doppio tracciato – conferma Musso – uno in sponda sinistra, dove c’è più densità abitativa, che arriverà fino a Pontedecimo. L’altro in sponda destra, ma sarà molto più corto e si fermerà nella zona di Campi, oltre non c’è motivo di proseguire”.
Un’altra novità è che, grazie alle norme introdotte di recente nel codice della strada, la pista discendente di via XX Settembre potrebbe essere prolungata in rettilineo fino a piazza della Vittoria, evitando così alle bici di infilarsi in via Frugoni e via Malta per riconnettersi alla Foce e quindi a corso Italia in direzione Levante. Nel frattempo si attende ancora l’esito dell’analisi sulla sicurezza che il Comune ha commissionato alla società Polinomia di Milano per circa 10mila euro.