Genova. Non è un segreto che il capoluogo ligure sia una delle aree considerate più a rischio dal governo e dal comitato tecnico scientifico che lo supporta nelle decisioni. Bisognerà capire quanto questo influirà sulle scelte del ministero della Salute in merito alla suddivisione del territorio nazionale per diverse fasce di rischio e quindi diverse misure contro la pandemia.
“A Genova possiamo intervenire ulteriormente sui trasporti e sulla didattica a distanza nelle scuole superiori, queste sono aree dove possiamo adottare nuove limitazioni senza intaccare l’economia, la città deve rimanere attiva e soprattutto il porto deve rimanere attivo, non possiamo assolutamente bloccare la catena logistica, non solo per Genova ma per tutto il Nord Italia e per parte dell’Europa”, così il sindaco di Genova Marco Bucci in collegamento con il programma di SkyTg24 Timeline ha chiarito quali potrebbero essere le prime ulteriori misure da attuare, contro i contagi, nel capoluogo ligure.
“A causa dell’impennata dei contagi nelle ultime due settimane noi abbiamo già applicato con un’ordinanza la limitazione alla mobilità dalle 21 alle 6 – prosegue – abbiamo cercato di proteggere il più possibile tutte le attività commerciali pur non avendo fondi disponibili ma se ci saranno altre misure in arrivo bisogna che il governo pensi anche a nuovi aiuti, per ogni azione restrittiva devono esserci azioni economiche e adeguati finanziamenti”.
Secondo Bucci l’idea della differenziazione del territorio nazionale in base al grado di rischio è “un’idea intelligente, è giusto che ci siano azioni differenti in funzione delle aree, sarebbe ingiusto penalizzare un’area dove il contagio è molto basso, sarebbe scorretto non prenderle dove il contagio è alto, ora bisogna vedere come si prendono queste decisioni perché non possono essere prese a tavolino a Roma ma devono essere concertate con regioni, comuni e territori”.
Sulla questione anziani e sul tweet di Toti, il sindaco di Genova commenta: “E’ stato un errore ma con Toti abbiamo parlato molto di questa storia, i cittadini anziani sono particolarmente colpiti e bisogna aiutarli”.
Bucci aggiunge: “Per farlo bisogna prendere delle misure specifiche, ed è quindi giusto differenziare le misure anche per categorie oltre che per territori a rischio, se poi il governo non vorrà andare nella direzione di ragionare per fasce d’età almeno che ci sia una differenziazione tra chi lavora e chi può permettersi di non andare a lavorare”.