Giù il velo

Dopo 15 anni di lavori il portale di piazza Dante si libera delle impalcature

La struttura razionalista che sovrasta galleria Colombo, realizzata negli anni Trenta insieme a tutta la piazza e ai grattacieli, torna visibile

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Genova. Eravamo talmente abituati a vederlo con le impalcature montate che ci eravamo quasi dimenticati che esistesse. Ma da ieri il portale razionalista che sovrasta la galleria Colombo, in piazza Dante, è tornato in grande spolvero dopo 15 anni di oscuramento con una mantovana corrosa. L’annuncio di fine ristrutturazione da parte dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi.

“Certamente è sfuggito ai più perché c’è altro a cui pensare in questo periodo – scrive – ma ieri abbiamo iniziato a smontare i ponteggi che avevamo allestito per la riqualificazione del portale di piazza Dante, opera fortemente voluta dal Presidente del Municipio Andrea Carratù e dal suo assessore Andrea Grasso, bella realizzazione e avanti tutta! Nonostante questo periodo così difficile che ci renderà sicuramente più forti nell’animo e consapevoli delle nostre potenzialità”.

La struttura rientra nel grande disegno realizzato negli anni Trenta, in piena epoca fascista, dagli architetti del gruppo Janua e da Marcello Piacentini. Un piano che portò alla distruzione quasi totale del quartiere medievale del Ponticello per realizzare un centro direzione con una piazza moderna con tanto di grattacieli, tra i primi in Italia a quel tempo. Il piano urbanistico era denominato “Piano delle aree centrali” e includeva con l’apertura della galleria Colombo un nuovo collegamento stradale tra il centro e piazza della Vittoria, alternativo a via XX Settembre.

Nello spazio così creato furono innalzati alcuni edifici in stile razionalista, tra cui i due grattacieli, affacciati sulla nuova piazza, continuazione della via Dante, ed a cui fu attribuito lo stesso nome. Altre vie furono aperte nel nuovo quartiere per collegare la piazza a via XX Settembre: via Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e il prolungamento di via Fieschi su parte dell’antica piazza Ponticello. Il concorso per il Piano regolatore delle Aree Centrali, bandito nel febbraio del 1930, fu vinto nell’agosto del 1931 dal gruppo Janua, composto da Giulio Zappa e Aldo Viale.

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