Emergenza

Coronavirus, in Liguria pronti 270 posti fuori dagli ospedali per curare i malati meno gravi fotogallery

Nel tendone del San Martino andranno solo i pazienti in arrivo al pronto soccorso. A Genova un albergo riconvertito in ospedale Covid

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Genova. Il piano ormai è definito: “Entro questa settimana arriveremo a 270 posti letto sparsi su tutto il territorio da Ponente a levante che verranno messi nella disponibilità di tutto il sistema sanitario”. Lo conferma l’assessore Giacomo Giampedrone in sopralluogo col presidente Giovanni Toti e i vertici dell’ospedale San Martino al compound allestito dalla Croce Rossa nel piazzale del pronto soccorso, pronto a ospitare fino a 24 pazienti che altrimenti stazionerebbero dei corridoi del pronto soccorso.

“Stiamo lavorando in esterna rispetto alle strutture ospedaliere per costruire un supporto di bassa intensità che serve a sgravare i letti di ospedale ma con un percorso clinico molto più blando rispetto alle esigenze di chi verrà ospitato in questa struttura”, spiega l’assessore alla protezione civile. Dei 270 posti destinati a sgravare gli ospedali, “140 sono già attivi e 130 li stiamo attivando in queste ore”.

Un centinaio di posti in camere singole saranno attivati entro pochi giorni all’hotel Best Western di via al Ponte Calvi in centro storico che sarà totalmente riconvertito a ospedale Covid. “Si tratta della prima struttura esterna che mettiamo in campo all’interno di una struttura ricettiva vera e propria”, commenta Giampedrone. In via di perfezionamento invece i contratti per attivare le altre strutture: il Cenacolo Domenicano di Sestri Ponente, l’istituto Santa Dorotea in Albaro, Villa Immacolata a Cornigliano. A Levante 36 letti sono stati reperiti all’istituto Madri Pie della Spezia.

Fuori dagli ospedali verranno curate “persone positive che sono clinicamente già guarite, o che hanno un decorso della malattia non grave che gli consente di poter essere assistiti in strutture dedicate. In questo modo libereranno letti di ospedale per persone che hanno un quadro clinico più grave”. L’assistenza sanitaria sarà garantita dal personale delle rispettive Asl.

Diverso il compito dei sei tendoni al San Martino con 24 posti pronti a entrare in funzione a partire da mercoledì. Qui verranno sistemati i pazienti meno gravi in arrivo al pronto soccorso in attesa di essere trasferiti in altri reparti. Una specie di buffer esterno che dovrebbe alleggerire la pressione. Alla fine i moduli della Croce Rossa sono stati sistemati tutti qui, anche se l’idea iniziale era quella di montarne alcuni all’interno del Villa Scassi di Sampierdarena.

“Per allestire questo ospedale da campo si sono alternati 3 gruppi di lavoro per un totale di circa 80 volontari della Croce Rossa della Liguria – spiega il presidente ligure Maurizio Biancaterra -. Noi abbiamo una struttura centrale a Roma, il centro operativo nazionale per l’emergenza, dove sono immagazzinati tutti i materiali di grande impiego. Questi moduli sono stati già montati in Sardegna, in queste ore saranno montati in Piemonte”.

E se piove? E se tira vento? “Sono strutture studiate appositamente per ricoverare i pazienti in condizioni di emergenza – tranquillizza ancora Biancaterra -. Sono strutture climatizzate con tutte le attrezzature sanitarie necessarie, compresa la strumentazione elettronica per assistere i pazienti”.

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