Genova. Era attiva dal 1899 e aveva sede in via Buranello a Sampierdarena. Ha resistito a due guerre mondiali, ma non alla pandemia di coronavirus. La storica azienda di trasporti “Robba” è la prima vittima genovese della crisi nel settore dei bus turistici, un comparto che solo qualche settimana fa aveva lanciato l’allarme proprio attraverso le pagine di Genova24.
Il tribunale di Genova ha avviato la procedura fallimentare e adesso una ventina di dipendenti rimarranno senza lavoro. La notizia è stata anticipato da Il Secolo XIX e confermata dai titolari sulla pagina Facebook dell’azienda. Niente più trasporti da mesi, stop a crociere e turismo, annullate le gite scolastiche: una situazione diventata insostenibile fino alla drammatica decisione di chiudere i battenti.
In tutto sono circa 1.500 i lavoratori impiegati nel settore in Liguria. E molte aziende rischiano di fare la stessa fine della “Robba” se non ripartiranno i viaggi. Una soluzione avrebbe potuto essere l’impiego dei pullman a supporto dei mezzi pubblici, ma in Liguria le istituzioni l’hanno sempre reputato infattibile e oggi anche quella necessità è venuta meno con la chiusura delle scuole superiori e il passaggio allo smart working per molte aziende.
Secondo i numeri forniti da Renzo Balbi, titolare di GenovaRent e rappresentante della categoria, la maggior parte dei dipendenti si trova in cassa integrazione e i fatturati sono scesi dell’80%. Attualmente lavorano solo gli appaltatori di servizi pubblici, come Scagnelli che a Genova effettua i servizi integrativi per Amt, anche quelli ridotti dell’80% durante il lockdown di primavera.