Genova. Secondo indiscrezioni di stampa – ma la comunicazione ufficiale del Comune ancora non è stata diramata – da martedì si riaprirà la possibilità di chiedere i buoni spesa per chi si trovi in difficoltà a causa della pandemia. Il Comune, infatti, avrà a disposizione altri 3 milioni di euro di fondi governativi.
Alcuni assessori hanno però spiegato che, questa volta, rispetto alla distribuzione dei ticket da 100 euro della scorsa primavera, ci sarà una maggiore selezione su chi accederà agli aiuti per evitare situazioni poco limpide e polemiche come quelle registrate in passato. Tra i nuovi criteri si pensa allo sbarramento a chi abbia un’Isee superiore ai 20 mila euro.
Ma è proprio lo strumento dell’Isee che non piace all’opposizione a Tursi. Cristina Lodi, capogruppo Pd, è preoccupata: “Solitamente, la certificazione Isee richiede tempo per essere effettuata, oggi chi già la possiede può richiedere l’Isee corrente che è uno strumento per attualizzare la propria situazione, ma comunque anche per questo aggiornamento occorre disponibilità di sportelli e di documentazione, ancor peggio per chi non ha ancora effettuato l’Isee, poiché dovrà recarsi agli sportelli del Caf che sono già a numero ridotto per l’emergenza Covid”
Inoltre, esiste anche un problema di fondo, secondo il Pd: “La misura dei buoni spesa risponde a un disagio economico che si è sviluppato dopo l’emergenza Covid o è il risultato dell’aggravamento di una situazione di povertà già esistente”.
Secondo Cristina Lodi sarebbe meglio “usare sempre la autocertificazione, nella quale richiedere nel dettaglio i motivi della domanda per il buono spesa, magari caratterizzandoli; l’autocertificazione potrà essere passibile di verifiche ma permetterà di fare domanda per il buono spesa a tutti quelli che ne hanno i requisiti”.