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Arcelor Mittal, Sanna: “Bene accordo con Governo ma per Cornigliano servono investimenti

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Genova. Armando Sanna, vicepresidente del Consiglio regionale, ha incontrato oggi 30 settembre, la rsu dello stabilimento ex ILVA di Cornigliano per confrontarsi sul futuro del sito anche alla luce dell’annunciato accordo tra Invitalia e ArcerolMittal. Il vicepresidente, che fa parte anche della III Commissione, che si occupa di lavoro e industria, ha dialogato con i rappresentanti sindacali .

«L’accordo tra Invitalia e ArcelorMittal sarebbe un fatto positivo, perché da quanto si apprende – dichiara Sanna – si investirebbe sia sull’aspetto ambientale che su quello del rilancio produttivo. Naturalmente lavoratori e sindacati vogliono conoscere nel dettaglio il piano industriale e in particolare gli impegni su investimenti e occupazione per il sito di Genova» afferma il vicepresidente. Nelle scorse settimane – precisa – si è aperto il dibattito a Genova sul futuro dello stabilimento di Cornigliano e il rilancio della sua attività produttiva. «Dal possibile accordo tra Invitalia e ArcelorMittal il numero degli occupati sembrerebbe confermato. Tuttavia per garantire la piena occupazione a Cornigliano – sottolinea – saranno necessari ulteriori investimenti nelle linee di produzione della banda stagnata e dello zincato, come da tempo richiedono i lavoratori. La filiera siderurgica va rilanciata tutta insieme, da Taranto, Genova a Novi Ligure».

Sanna ricorda che Cornigliano non è solo un sito produttivo, ma dispone anche di banchine in autonomia funzionale e collegamenti ferroviari e stradali che lo rendono un hub logistico intermodale di prima grandezza per acqua, ferro e gomma e che dispone di impianti, realizzati grazie all’Accordo di Programma, che devono, però, essere migliorati. Inoltre sono otto anni che non vengono effettuati interventi di manutenzione. «Prendiamo atto che a Taranto si dovrebbe andare verso la produzione di 8 milioni di tonnellate con l’obiettivo del raggiungimento dei livelli occupazionali stabiliti” – prosegue Armando Sanna – Quello di oggi con l’RSU è stato un incontro importante. Il piano industriale che si dovrebbe definire deve vivere in rapporto con il territorio, i lavoratori e i sindacati. Bisogna aprire anche tavoli nazionali e locali per capire come Cornigliano possa tornare a pieno regime di produzione e occupati in sicurezza». 

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