Genova. Sciopero e corteo fino in Prefettura domani a Genova dei lavoratori di Arcelor Mittal dopo la linea dura dell’azienda che ha risposto al blocco del varco merci in atto dai ieri con l’annuncio dello stop alla produzione in tutto lo stabilimento di Cornigliano. Contemporaneamente sono arrivate le prime lettere – una quindicina al momento ma il numero è destinato a crescere – ai lavoratori che vengono sospesi con effetto immediato da lavoro e stipendio a causa di quello che l’azienda definisce “l’illegittimo blocco fisico dei varchi”. Una sospensione che “non rispetta nemmeno la procedura e la tempistica previste per la trattativa sulla cassa integrazione” ricorda il coordinatore rsu della Fiom Armando Palombo.
La protesta è convocata dalla Fiom. Il concentramento per i lavoratori dell’Ilva è alle 7 davanti alla portineria mentre alle 8.30 in piazza Massena a Cornigliano si riuniranno i lavoratori delle altre fabbriche genovesi che vorranno scendere in piazza accanto agli operai Mittal.
“Vogliono fermare tutto con una serrata e ci trattano come delinquenti – dice il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro – ma noi non ci stiamo. Questa è la fabbrica di Guido Rossa a cui non hanno fatto paura le Brigate rosse, figuriamoci se abbiamo paura della signora Morselli. Chiediamo ai lavoratori delle altre fabbriche di scendere in piazza accanto agli operai di Mittal contro la serrata dell’azienda e a difesa dei posti di lavoro”.