Genova. Sant’Olcese è sul piede di guerra dopo la notizia divulgata nella giornata di ieri sulla decisione unilaterale del Comune di Genova di procedere alla liquidazione del Consorzio Villa Serra e l’affidamento del complesso immobiliare in gestione ai privati.
La notizia è stata accolta con stupore, sconcerto e rabbia da molti cittadini del comune della Valpolcevera, e non solo: la paura è che questa possa essere il primo passa di una “privatizzazione” di fatto della struttura, anche se ad oggi la proprietà pubblica non è messa in discussione. Sono in molti a dirsi pronti alla mobilitazione “per difendere uno dei parchi pubblici più belli della nostra regione”.
Ad oggi le partecipazioni del consorzio, nato per la riqualificazione del parco negli anni 90, sono al 70% del Comune di Genova, al 18% del Comune di Sant’Olcese e il 12% del Comune di Serra Riccò, e ogni anno vengono messi sul piatto per la gestione 500 mila euro, divise secondo queste quote. “Ma se togliamo quest’ultimo anno assolutamente sui generis a causa del Covid, il parco fino ad oggi ha funzionato – spiega il sindaco di Sant’Olcese Armando Sanna – con alti ricavi che derivano dalla bigliettazione, dai matrimoni organizzati in villa e dalla possibilità di organizzare grandi eventi, grazie ad uno dei più grandi palchi da concerto più grande della regione“.
Il sindaco sale sulle barricate. Da poco eletto in consiglio regionale e che nei prossimi giorni lascerà il posto al suo vice, promette battaglia: “Non possiamo lasciarla ai privati, ha un potenziale incredibile e soprattutto è stata acquisita e ristrutturata con soldi pubblici – sottolinea – dobbiamo immediatamente convocare un tavolo per discutere di questa cosa calata dall’alto, comunicata senza una interlocuzione con tutti gli interessati. Non finisce qua“.