L'unione fa la forza

Trasporti, pendolari liguri e piemontesi si uniscono: “Serve tavolo tecnico permanente interregionale”

Le vari associazioni rappresentano migliaia di utenti che ogni giorno affrontano disagi e criticità per vivere e lavorare

Protesta Pendolari Paolo Forzano

Genova. Una situazione che peggiora di anno in anno, e che in questi mesi di emergenza sanitaria sta diventando letteralmente insostenibile. Questo il grido d’allarme dei pendolari liguri e piemontesi, che nei giorni scorsi si sono incontrati e hanno prodotto una lettera aperta a tutti i sindaci dei 34 comune attraversati dalla linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme.

“I collegamenti ferroviari diminuiscono, quando non sono completamente eliminati, isolandoci e costringendoci a percorsi difficili, tramite strade e autostrade che negli anni sono risultate pericolose proprio come quando viene tragicamente a mancare un ponte o crolla la volta di una galleria – si legge nella lettera – È paradossale, perché il nostro territorio si trova in una zona d’Italia con altissimi volumi di transiti, con grosse arterie di comunicazione su cui passano importanti flussi di traffico passeggeri e merci, che potrebbero essere un volano per arricchire il nostro territorio di servizi, ma invece, in realtà, lo stanno impoverendo”.

Una situazione in decadimento da anni sulla quale il contesto attuale ha innescato una ulteriore crisi: “Giorno dopo giorno ci ritroviamo con meno servizi, meno treni, ma con più costi e tempi di percorrenza decisamente allungati”.

Per questi motivi le richieste sono quelle di eliminare i buchi orari nei servizi ferroviari o dei bus sostitutivi, ridurre i tempi di percorrenza, garantire affidabilità e continuità del servizio di trasporto, ripristinare le linee ferroviarie esistenti, ma non utilizzate, adottare una tariffa integrata (sovraregionale), ripristinare le biglietterie. Questo perchè: “Riteniamo che un servizio di trasporto pubblico locale efficiente ed integrato agevoli gli spostamenti,
migliorando la qualità della vita a vantaggio anche dell’attrattività abitativa e turistica dei nostri territori – si legge nella lettera – e perchè riteniamo che, per ragionare sulle soluzioni, sia indispensabile poter interloquire contemporaneamente sia con la Regione Liguria che con la Regione Piemonte”.

Questa lettera ha lo scopo di informare tutti i Sindaci sui problemi comuni “perché con l’attuale situazione dei trasporti, tra problemi alla rete autostradale, statale e ferroviaria, e la contemporanea convivenza con un’emergenza sanitaria ancora in corso, è indispensabile lavorare insieme, ad ogni livello, ad un tavolo tecnico permanente e calendarizzato”.

“In conclusione, chiediamo a tutti i sindaci di attivare i canali istituzionali verso i loro interlocutori provinciali e regionali con la finalità di ottenere un tavolo tecnico permanente e calendarizzato a cui partecipino gli Assessori ai Trasporti delle due regioni insieme ai Sindaci piemontesi e liguri con i Comitati e le Associazioni dei rappresentanti di pendolari e utenti del trasporto pubblico”.

A firmare la missiva tutti i comitati di pendolari di Genova e Alessandria, che insieme contanto migliaia di sostenitori: Comitato difesa trasporti Valli Stura e Orba, Comitato Val Varenna, Pendolari dell’Ovadese, Associazione pendolari novesi, Coordinamento per la mobilità integrata e sostenibile.

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