La recensione

Tintarella di luna: un viaggio fiabesco nei mondi di Italo Calvino al Teatro Modena fotogallery

Lo spettacolo è una nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con Deos

tintarella di luna

Genova. Se si dovesse raccontare in modo lineare la trama di Tintarella di luna, in scena al Teatro Modena di Sampierdarena sino al 25 ottobre, ogni tentativo fallirebbe. Perché in quei 75 minuti di spettacolo è come essere trascinati in un sogno e i sogni, si sa, non rispettano una narrazione coerente con la realtà.

Il tentativo di capire “il filo del discorso” viene superato dal fatto che Tintarella di luna diverte, sorprende, piace al pubblico nel suo modo fiabesco di evocare la vita e le opere di Italo Calvino. Una specie di fil rouge c’è: è la luna, appunto, la formazione del mondo narrata nelle Cosmicomiche. Non è un caso che tra i tre personaggi sul palco ci sia proprio Qfwfq (Cristiano Dessì), protagonista sia nelle Cosmicomiche sia in Ti con zero, che dialoga con lo stesso Calvino, interpretato da un credibilissimo (anche fisicamente) Andrea Nicolini, che ogni tanto si lascia andare anche a delle confessioni autobiografiche. Insieme a loro Rosanna Naddeo, straordinaria la sua performance vocale, cantando brani popolari sul tema della luna e del mondo, a partire da quello che dà il titolo allo spettacolo. Oltre alla prosa, sono il canto e la danza a completare l’immersione nei mondi di Calvino. La danza non è solo di contorno, anzi dà una marcia in più a tutto lo spettacolo: Luca Alberti, Diletta Brancatelli, Giuseppe Insalaco, Angelica Mattiazzi, Valentina Squarzoni e Francesca Zaccaria esaltano le coreografie di Giovanni Di Cicco e si cimentano anche in sprazzi di musical insieme agli attori.

Il pubblico è coinvolto: Calvino sfonda la quarta parete in qualche occasione e la platea è invasa da palline da ping pong lanciate dagli attori e dai danzatori in una delle tante situazioni quasi oniriche, studiate dalla regia di Giorgio Gallione, che ha curato anche la drammaturgia, forse l’unico punto debole dello spettacolo, come già accennato. Una regia che utilizza al massimo le potenzialità degli attori e le scenografie meravigliose di Marcello Chiarenza, altro punto di forza di questo Tintarella di Luna insieme alle luci di Aldo Mantovani e ai costumi di Francesca Marsella: nuvole soffici, canne da pesca con piume rotanti, alberi con cristalli brillanti, valigie che sembrano case illuminate o viceversa.

Lo spettacolo, in scena sino al 25 ottobre al Teatro Modena, è una nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova (in collaborazione con Deos); avrebbe dovuto debuttare nella scorsa stagione, ma era stato fermato dal lockdown. Orari: 20.30, il giovedì e il sabato ore 19.30, domenica ore 16, riposo lunedì 19 ottobre.

 

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