Genova. “Non sono certo cinque giorni di Salone Nautico che inficiano le sorti della ciclabilità genovese e noi non siamo “talebani” dell’ambiente. Eravamo però scettici ed abbiamo aspettato questa mattina per vedere se il traffico alla Foce sarebbe stato fluido. Dalla foto allegata non sembra proprio”.
Questo è quello che scrivono gli Amici della Bicicletta, in risposta alle polemiche sorte in questi giorni dopo che l’amministrazione ha deciso di sospendere per i giorni del Salone Nautico la pista ciclabile di Corso Italia, al fine di dare un po’ di respiro alla viabilità.
Cosa che però non è avvenuta, nei fatt: “Qualcuno potrebbe dire che con la pista ciclabile operativa ci sarebbe stato ancor più ingorgo e qui casca l’asino. Ormai se ne sono accorti in molte città che più favorisci gli spostamenti individuali in auto più il traffico aumenta, più il traffico aumenta, più ci sono ingorghi. Più aumenti la possibilità di parcheggiare in centro più il traffico aumenta, più costruisci strade più il traffico aumenta. E’ questo il modello di sviluppo che vogliamo? Le piste ciclabili sono un problema o un’opportunità?.
“Questa volta siamo stati tolleranti – scrivono – ci auguriamo che da mercoledì venga ristabilito un minimo di ordine in strada dove ognuno abbia il proprio spazio non invaso dagli altri. Ormai il tempo per abituarsi alle ciclabili d’emergenza c’è stato. Da mercoledì non vogliamo più vedere auto e moto parcheggiate sulle corsie ciclabili. Ci auguriamo che chi ne ha la competenza se ne faccia carico. Dal canto nostro, come FIAB, avvieremo una campagna di sensibilizzazione sul tema, è allo studio e presto verrà comunicata”.