Roma.”Esprimo disappunto e preoccupazione per la decisione del gip di Genova di non accettare la richiesta di costituzione di parte civile di Ossigeno per l’Informazione e delle altre associazioni rappresentative dei giornalisti nel processo che si è aperto a Genova a carico dei responsabili della grave aggressione subita a Genova, il 23 maggio 2019, dal giornalista Stefano Origone”. Lo afferma il presidente di Ossigeno per l’informazione, Alberto Spampinato.
“Considerare neutra la circostanza – prosegue – che la persona aggredita dagli agenti di polizia in servizio di ordine pubblico fosse un giornalista svilisce la professione di ogni giornalista impegnato in servizi di cronaca, nega la funzione pubblica e il valore civile di queste figure professionali che sono i pilastri e la voce della libertà di stampa e del diritto dei cittadini di essere informati”.
“E’ preoccupante – aggiunge – che il processo parta così. Ossigeno aveva chiesto di costituirsi parte civile affidando l’incarico all’avv. Andrea DI Pietro considerando che questa aggressione abbia leso non soltanto i diritti personali del cittadino Stefano Origone ma anche quelli del giornalista impegnato a svolgere un lavoro di interesse pubblico e, più in generale, abbia leso anche il diritto di informazione e la libertà di stampa, un diritto collettivo sancito da leggi e trattati che l’associazione Ossigeno per l’Informazione Onlus è impegnata a propugnare e a difendere per compito statutario”.