Misure

Ordinanza anti Covid, Bucci: “Assembramenti davanti alle scuole inevitabili, non ci saranno multe”

Il sindaco ha risposto alle critiche sulla chiusura dei circoli: "Non possiamo correre rischi, si invitino i soci ad andare in altri quartieri o a fare attività on line"

controlli scuole assembramenti

Genova. L’ordinanza regionale anti-Covid scatta tra poche ore e qualcuno si è posto il problema: “Ma se è vietato lo stazionamento nei quartieri zona rossa, come si fa con i ragazzi e i genitori davanti alle scuole?”. Un quesito che diversi cittadini hanno presentato e che renderà necessario un chiarimento da parte delle istituzioni che hanno elaborato un’ordinanza.

“Pubblicheremo a breve una faq sulla questione assembramenti davanti alle scuole nelle cosiddette zone rosse, è ovvio che non ci saranno multe e che saranno tollerate le inevitabili situazioni di assembramento che si vengono a creare davanti alle scuole all’entrata e all’uscita”, ha chiarito il sindaco di Genova Marco Bucci questa mattina a margine di un’iniziativa.

Bucci ha parlato anche della chiusura dei circoli nei quartieri ad alta incidenza di Covid, misura fortemente criticata dalle associazioni che gestiscono i circoli stessi, a partire dall’Arci. “Non è una battaglia a nessuno, è una battaglia contro il contagio – ha detto Bucci – il nostro consiglio è che chi gestisce circoli in diverse parti della città, per il prossimo mese, inviti i soci a recarsi altrove rispetto alle zone rosse, oppure di organizzare delle attività da svolgersi on line”.

“La questione è che in queste zone dove abbiamo ancora oggi la conferma di 8 o 9 positivi ogni 10 mila abitanti non possiamo correre alcuni rischio – continua il sindaco – dobbiamo evitare gli assembramenti, e quando si fa attività sociale si fa assembramento per definizione, non è un provvedimento economico, è un provvedimento sanitario, in un circolo possono entrare persone che non sono sottoposte a controllo come avviene in un bar, se un circolo si vuole codificarsi dal punto di vista delle norme sanitarie come un bar lo aiuteremo a farlo”.

Il sindaco ha poi commentato la decisione assunta dal presidente francese Macron: “Un coprifuoco tra le 21 e le 6 è una strategia, poi si può discutere degli orari, ma può servire ad abbattere le possibilità di contagio rispetto a un potenziale di 24 ore – ha affermato Bucci – noi non abbiamo in programma questa azione ma si tratta di una misura che può essere giusta e senza colpire troppo l’economia”.

Il primo cittadino ha infine ipotizzato a breve “un provvedimento per invitare anche le aziende, non solo le scuole, a scaglionare gli orari in modo da ridurre l’effetto ora di punta sui mezzi pubblici, non abbiamo altre soluzioni in mano per questo problema al momento”.

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