Protesta

No alla chiusura della Carige, a Bargagli scatta la raccolta firme

Nel giro di poche ore quasi 400 firme raccolte, quello del comune dell'entroterra è solo uno dei tanti sportelli che chiuderanno in base al piano industriale

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Genova. I gruppi consiliari di minoranza di Bargagli, Insieme per il futuro di Bargagli e Cambiare Bargagli, dopo aver appreso la notizia circa la chiusura della filiale della Banca Carige all’interno del comune dell’Alta Val Bisagno hanno organizzato una raccolta firme per sensibilizzare la cittadinanza.

Si è svolta sabato scorso davanti al centro commerciale del paese, con ovviamente tutti gli accorgimenti del caso (dispositivi di protezione individuale, distanziamento interpersonale ed igienizzazione delle mani).

La risposta da parte dei cittadini è stata sostanzialmente importante poiché nel giro di 2 ore erano già 170 le firme raccolte. La raccolta è andata avanti anche nei giorni successivi poiché i moduli sono stati lasciati all’interno dei vari esercizi commerciali del paese, e nella giornata di ieri, le adesioni ammontavano a 335.

Nella giornata di ieri, tali firme sono state inviate, tramite modalità telematica, al Sindaco Sergio Casalini (lista civica di centrodestra), al presidente del Cda di Carige, al Sindaco della Città metropolitana e al Presidente della Regione Liguria.

La speranza è ovviamente che nelle trattative tra i vari attori coinvolti, sia dato maggior peso specifico ai cittadini di Bargagli, poiché la chiusura di netto della filiale della banca creerebbe non pochi disagi anche e soprattutto alla luce del fatto che gli over 65 non sono pochi tra i bargaglini.

Molta è la soddisfazione di Francesco Massoli, capogruppo di Insieme per il futuro di Bargagli: “Ringrazio Ylenia Fasce e Giovanni Frasca per aver raccolto le firme al banchetto sabato mattina, e ringrazio ovviamente anche gli aderenti a questa iniziativa. La nostra lista civica non è ovviamente solo una lista elettorale ma è una lista composta da persone che vivono il paese 365 giorni all’anno, prestando sempre attenzione ai bisogni della cittadinanza”.

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