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La grande ‘onda bianca’, a Genova la protesta dei tassisti: “Dpcm e ordinanze ci mettono in ginocchio”

Auto radunate alla Foce e poi carosello per le vie del centro: "Solidali con le categorie in sofferenza come noi ma chiediamo supporto economico"

Genova. In queste ore, come molte altre categorie lavorative, stanno protestando anche i tassisti di Genova. Le regole del Dpcm, con le chiusure anticipate dei locali, lo smart working in aumento e le limitazioni agli spostamenti determinate dalle ordinanze locali per fronteggiare la pandemia da coronavirus stanno portando a cali delle entrate drastici.

I tassisti genovesi si sono riuniti in piazzale Kennedy, alla Foce, centinaia di auto bianche ferme in segno di protesta e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione del comparto.

Dopo il presidio “a quattro ruote”, carosello nelle vie del centro – come sta avvenendo nelle ultime ore in tante altre città italiane – con il seguente percorso: sopraelevata, via Buozzi, via Gramsci, piazza De Ferrari, viale Brigate Partigiane e ritorno alla Foce. Nelle strade interessate non si esclude qualche disagio al traffico.

“Si tratta di una manifestazione spontanea dei tassisti genovesi – spiega Carmelo Cassibba, tassista e consigliere comunale a Genova – i quali esprimono la loro preoccupazione per la situazione economica in generale, dovuta alla pandemia da Covid 19, ma in particolare per la nostra, che sta soffrendo particolarmente e chiede un immediato supporto da parte del governo per sostenere il comparto”.

“La categoria rimane solidale con tutte le altre categorie in sofferenza come la loro”, concludono i tassisti.

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