Genova. “Chiudiamo nelle prossime 24 ore, adesso andiamo a cena che siamo un po’ stanchi”. Con questa il frase il presidente Giovanni Toti esce dal palazzo della Regione al termine dell‘ultimo round di incontri con le forze che lo sostengono per arrivare alla formazione della nuova giunta. Stavolta i segretari di partito si sono presentati separatamente: prima Forza Italia, poi Fratelli d’Italia, infine la Lega. “Non abbiamo ancora deciso nulla”, ribadisce il governatore. Ma dovrebbe essere davvero questione di ore.
Sono tre le ipotesi sul tavolo di Toti, tutte percorribili anche se con diversi livelli di gradimento da parte dei soggetti che compongono la coalizione. La prima vede tre assessori della lista Toti (Scajola, Cavo e Giampedrone), due della Lega (l’unico blindato è Benveduti) e due di Fratelli d’Italia, di cui una donna. Con questa configurazione la Lega avrebbe anche la presidenza del consiglio che potrebbe andare a uno dei due Piana o eventualmente a Medusei.
L’ipotesi numero due è quella che contempla il “sacrificio” di un assessore totiano. In questo caso gli arancioni in giunta sarebbero solo due (probabilmente Giampedrone e Scajola) mentre al Carroccio ne toccherebbero tre, di cui una donna. Gli altri due sarebbero in quota Fratelli d’Italia, equamente divisi secondo il genere. Per compensare la perdita di un assessore Toti piazzerebbe Ilaria Cavo o comunque uno dei suoi alla presidenza del consiglio, mossa che però non piacerebbe alla Lega (ieri Rixi in conferenza a Genova con Salvini era stato chiaro).
L’ipotesi numero tre scontenterebbe in parte Fratelli d’Italia, che ancora stasera con Rosso e Scandroglio ha reclamato due assessori. I seguaci di Giorgia Meloni avrebbero in giunta una donna, Toti lascerebbe tutti i suoi tre fedelissimi e la Lega piazzerebbe tre uomini. Di riflesso la destra esprimerebbe il presidente del consiglio, e l’unico da “ricollocare” sarebbe a quel punto Gianni Berrino, altrimenti sicuro del posto in squadra nelle altre due configurazioni.
In tutte e tre le formazioni, a Forza Italia verrebbe assegnata la carica di segretario dell’ufficio di presidenza, ricoperta negli ultimi cinque anni da Claudio Muzio che potrebbe dunque fare il bis essendo l’unico eletto nella sua lista. In ogni caso sembra destinata a entrare in giunta l’avvocata Simona Ferro, arrivata seconda per preferenze nella circoscrizione di Genova dopo Stefano Balleari. Per la Lega sono molto alte le quotazioni di Francesca Corso, già consigliera a Tursi e presidente della commissione pari opportunità. Le alternative sono la ventimigliese Mabel Riolfo, la savonese Maria Zunato e la spezzina Giulia Giorgi.
Il verdetto dovrebbe arrivare nella giornata di martedì dopo un ulteriore giro di telefonate, ma la decisione finale spetterà ovviamente al governatore. In questo modo, sbrigate le ultime formalità, Toti potrà presentare la giunta il 27 ottobre, giorno in cui è stata convocata la prima seduta del consiglio regionale, come vuole la prassi.