La decisione

Covid, il Comune di Genova sospende i canoni agli impianti sportivi

L'agevolazione riguarda 87 strutture distribuite sull’intero territorio cittadino

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Genova. La Giunta, su proposta del consigliere delegato allo sport Stefano Anzalone, ha deciso di sospendere per il 2020 il pagamento dei canoni dovuti per la concessione degli impianti sportivi di proprietà del Comune di Genova.

Con questa misura, l’Amministrazione intende esprimere la sua vicinanza alle società sportive concessionarie che, a causa delle restrizioni dovute all’emergenza Coronavirus, hanno registrato un calo degli introiti nel 2020. Il tutto in attesa che il Governo decida l’ammontare dei ristori a favore dei soggetti aventi diritto.

Gli impianti sportivi comunali sono divisi in quattro categorie: impianti sportivi senza rilevanza economica, impianti sportivi aventi rilevanza economica, impianti sportivi di interesse cittadini e impianti sportivi di interesse municipale.

Si tratta di impianti polisportivi e polivalenti, campi da calcio, da tennis, da basket, da volley e da hockey, piscine, palestre, centri remieri, bocciofile e piste di pattinaggio, per un totale di 87 strutture distribuite sull’intero territorio cittadino.

Gli impianti sportivi comunali occupano in tutto una superficie di circa 600 mila metri quadrati: poco più di un milione di euro, invece, l’ammontare complessivo del canone che il Comune prevedeva di incassare nell’anno in corso.

“La sospensione a tutti i concessionari degli impianti sportivi del pagamento del canone per il 2020 – spiega il consigliere delegato allo sport Stefano Anzalone – rappresenta un piccolo, grande aiuto al mondo dello sport che sta attraversando un anno terribile e conferma la nostra volontà di rendere sempre di più Genova una grande città dello sport”.

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