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Covid, Giordano (M5s): “Bucci non risponde alle domande, ingiusto che abbia un percorso privilegiato”

"Serve trasparenza ma primo cittadino la rifiuta e di fronte alle domande scomode adotta la tattica del next question, please"

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Genova. Riceviamo e pubblichiamo da Stefano Giordano, consigliere comunale del M5s.

“Bucci deve rispondere alle nostre domande e per questo è pronta un’interrogazione a risposta scritta. Chissà, magari questa volta farà luce su: l’andamento della diffusione del virus a Genova; le possibili conseguenze del Salone Nautico, in seguito al quale abbiamo notato un aumento del contagio fino a una loro quintuplicazione; le squadre Gsat; il quadro dei Pronto soccorsi; il perché della mancata azione preventiva dal punto di vista della seconda ondata, che si sapeva sarebbe arrivata; il numero verde in Asl3 che non risponde alle chiamate dei cittadini”, dichiara il consigliere comunale.

“Grave che ancora una volta il sindaco non abbia fatto completa chiarezza sulla domanda di questi giorni: quando gli è stato chiesto se è vero che ha avuto contatti con persone a lui vicine risultate positive al Covid, Bucci ha dichiarato di essere risultato negativo. E allora qui scattano altre domande: ha fatto il tampone? Tutti sanno che si deve fare in caso di sintomatologia riconducibile al virus o se si è venuti a contatto con persone risultate positive. E poi, perché l’ha fatto subito? In merito, ha risposto di avere un percorso sanitario privilegiato”, continua Stefano Giordano.

“E perché? La Costituzione dice che il diritto alla salute è sancito per tutti i cittadini: vorrei capire qual è la differenza tra un cittadino, che si trova al Pronto soccorso e attende 2 ore parcheggiato fuori in attesa di triage, e il sindaco, che dichiara di essere controllato tutti i giorni e di essere dunque tranquillo. Grave poi che abbia dichiarato di non fare la quarantena perché è cosa che non gli spetta: di grazia, quale norma esenta un sindaco dalla quarantena anche in caso di contatto come quello ormai noto?”, prosegue il pentastellato.

“Siamo preoccupati. A Genova abbiamo un uomo solo al comando e manca la democrazia, oltre che il buon senso. Abbiamo un sindaco che mette in discussione il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, dicendo che è troppo restrittivo e che lui non è d’accordo sulla chiusura alle 18.00. Poi però poco dopo annuncia il blocco per tutta la città dalle 21.00 in poi”, aggiunge Giordano.

“Credo sia arrivato il momento di mettere da parte la politica del consenso – conclude Giordano -. Dobbiamo unire le forze. E soprattutto serve trasparenza. Il primo cittadino però la rifiuta e ieri di fronte alle domande scomode ha adottato la tattica del “next question, please”, rispondendo solo a quelle che gli piacciono. È evidente che siamo di fronte a una democrazia scritta sulla carta ma non applicata nella realtà. Quel che è certo, e qui non serve che Bucci risponda perché la realtà è sotto gli occhi di tutti, è che abbiamo una sanità a pezzi, con un blocco pressoché totale delle prestazioni. E nonostante l’evidente quadro critico, il sindaco che fa? Certamente non mette in discussione quello che la Regione mette in atto. E non fa gli interessi dei cittadini”, concludono dal Movimento 5 Stelle Genova.

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