Genova. “L’ipotesi del coprifuoco dopo le 22 potrebbe essere una soluzione alternativa al lockdown, ma solo in alcune situazioni e non su base nazionale. Penso a Milano, all’area di Genova, a Roma e anche nel Lazio. Sicuramente potrebbe essere uno strumento per limitare la circolazione notturna, quando è più difficile il controllo del territorio e c’è anche più leggerezza nei comportamenti da rispettare”, intervistato dall’agenzia Adnkronos, il direttore direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, e componente della task force Covid-19 della Regione Liguria, commenta le indiscrezioni sulle possibili future mosse del governo.
Bassetti, che in queste ore ha espresso gli stessi concetti anche attraverso alcuni post su Facebook, in polemica con alcuni colleghi virologi, è preoccupato dell’andamento dei numeri.
“Va fatto qualcosa, la situazione epidemiologica è rapidamente peggiorata e non ci aspettavamo di vedere numeri così importanti così presto. E’ stata anticipata la previsione dei casi di 3-4 settimane con una brusca accelerazione. Vedo troppi atteggiamenti lassisti in giro rispetto alle misure da tenere – dice – Gente che non indossa la mascherina o la tiene giù. Tutti devono remare dalla stessa parte, non è possibile che si pensi che questo virus sia il problema sempre di quello vicino a noi”.
“Ora è il momento in cui essere più duri: c’è un incremento significativo dei contagi e delle ospedalizzazioni che possono creare un problema di tenuta del Ssn. Siamo lontani dai numeri di marzo e aprile, ma dobbiamo fare qualcosa. I cittadini e le istituzioni devono allearsi, non perdiamo altro tempo”, conclude Bassetti.
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