Genova. In base alla situazione pandemica, al trend dei contagi e a quello che vede restrizioni sempre più pesanti di dpcm in dpcm, di ordinanza in ordinanza, gli organizzatori del Critical Wine hanno annunciato che l’edizione di questo autunno sarà inevitabilmente annullata.
Non ci sono le condizioni, insomma, perché possa svolgersi la manifestazione che richiama negli spazi del centro sociale Buridda (ex Magistero) una cinquantina di produttori di vino indipendenti da tutta Italia e dalla Francia, e centinaia di visitatori.
“Poche settimane ci separano dal secondo fine settimana di Novembre, quello che da 15 anni ci vede impegnati insieme nell’evento per noi più importante. Abbiamo atteso il più possibile, ma dopo oltre sei mesi ci ritroviamo ancora a subire le conseguenze di uno stato d’emergenza che non ha alcuna prospettiva certa”, scrivono gli organizzatori in un post su Facebook.
“Critical Wine è una festa popolare, aperta, libera – si legge ancora – condividendo il pensiero delle compagne e dei compagni de La Terra Trema, non riusciamo a immaginare un modo differente di viverla e non abbiamo alcuna intenzione di applicare norme che ne limitino gli accessi o imposizioni su distanze e comportamenti individuali. Vorremmo però vivere questa limitazione come uno stimolo e non un’ostacolo”.
“Un’occasione per riflettere in ottica di nuove prospettive e modalità d’azione, nello spirito di Terra e Libertà/Critical Wine. Continueremo ad incontrarci e discutere delle possibilità future, sempre aperti a nuove idee, proposte, incontri e confronti…ovviamente davanti a un buon bicchiere di vino”, firmano il collettivo Critical Wine Genova e il collettivo Lsoa Buridda.