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Coronavirus, Toti soddisfatto per il nuovo decreto: “Il governo ha applicato il modello Liguria”

Ma è rischio caos sul 'coprifuoco' deciso dai sindaci: "Il governo stabilisca criteri comuni per questi interventi"

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Genova. Dal modello Genova al modello Liguria. L’espressione è del presidente Giovanni Toti che, a poche ore dalla conferenza stampa del premier Giuseppe Conte per illustrare il nuovo decreto con le misure anti-coronavirus, usa parole di apprezzamento nei confronti del governo: “Il nuovo decreto applica di fatto il modello Liguria”, cioè “misure diffuse non così pesanti da danneggiare l’economia, ma possibilità di intervenire in modo mirato dove il virus lo richiede”.

Stavolta nessuno strappo tra governo e Regioni dunque, grazie al lungo confronto portato avanti dal ministro Francesco Boccia. Alla fine è prevalsa la linea “autonomista”: saranno gli amministratori locali a decidere le misure più restrittive. “Sono soddisfatto del metodo – ha aggiunto Toti parlando a Radio Capital -. Ci siamo confrontati per l’intero weekend, cosa che rispetto ai precedenti provvedimenti che avevamo trovato confezionati e pronti mi sembra un buon metodo di collaborazione istituzionale”.

Il rischio concreto, però, è quello di una rivolta dei sindaci. Di fatto è a loro che il governo lascia la possibilità di chiudere intere zone della città dopo le 21, un vero e proprio “coprifuoco” anche se ufficialmente non si chiama così. Il presidente nazionale di Anci, il sindaco di Bari Antonio De Caro, parla di una “norma che sembra avere il solo obiettivo di scaricare sulle spalle dei sindaci la responsabilità del coprifuoco agli occhi dell’opinione pubblica”.

In realtà, ricorda Toti, “è un’opzione che i sindaci hanno già nei loro poteri di salute pubblica e ordine pubblico“. La versione finale del decreto, peraltro, non cita espressamente i sindaci (lo ha fatto ieri sera Conte), quindi è plausibile che intervengano invece le Regioni, come è già successo in Liguria con gli ultimi provvedimenti.

“Quello che chiediamo al governo con i sindaci è stabilire criteri comuni per questi interventi – precisa Toti –. È chiaro che, se ognuno agisce in base alla propria sensibilità o alla pressione dell’opinione pubblica, si potrebbero creare problemi”. Al momento il sindaco di Genova Marco Bucci non ha annunciato nuove misure, ma non è da escludere che possano arrivare novità nelle prossime ore.

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