Genova. “Servono subito misure economiche di compensazione o ci troveremo di fronte a un disastro”. È il duro attacco del presidente ligure Giovanni Toti su Facebook a pochi minuti dalla pubblicazione del nuovo Dpcm del governo con le misure anti-coronavirus, firmato nella notte dopo il confronto con le Regioni.
“Nessuna delle nostre osservazioni è stata recepita e questo non è affatto un buon segnale – commenta Toti all’indomani della riunione -. Eppure le nostre richieste sono dettate solo dal buon senso. Bene la parte sanitaria che risponde alle nostre richieste e ben vengano le misure per combattere il virus ma servono interventi per le categorie che ci rimetteranno, rischiando in alcuni casi il fallimento. Il nostro Pil è a -10%, vuol dire che tanta gente non lavora e che altrettanta perderà il posto”.
Già nelle scorse ore Toti aveva posto l’accento sui divieti giudicati “iniqui” per quanto riguarda le feste. “Pensiamo ai matrimoni – scrive -. Sono eventi che si organizzano in largo anticipo, con invitati che arrivano dall’altra parte del mondo, per cui si versano importanti caparre con grande dispendio. Deve esserci una clausola di salvaguardia che permetta alle persone di recuperare i soldi che hanno già versato e ai locali che hanno preso impegni di avere un risarcimento. Sto già ricevendo segnalazioni di questo genere e queste persone meritano risposte. Cosa faranno gli sposi che hanno già organizzato battesimi o matrimoni per questo weekend? Almeno a loro servirebbe deroga per poterli realizzare. Bisogna dare il tempo di adeguare le proprie vite alle nuove regole. I nuovi limiti poi non tengono conto dell’ampiezza dei locali ma si basano invece sul tipo di celebrazione: perché a un battesimo sono consentiti fino a 30 invitati e a una festa di compleanno no? Il proprietario che affitta il suo locale per una festa dovrebbe informarsi del motivo per cui si festeggia? Mi pare un controsenso”.
Toti chiede maggiori controlli per far rispettare le regole “perché se non aumentano gli agenti i controlli saranno sempre gli stessi, a scapito di altro”, e un piano straordinario per il trasporto pubblico: “Noi chiediamo invece di stanziare fondi al più presto per l’acquisto di mezzi senza le gare, assunzione e formazione personale, ammodernamento mezzi, interventi mirati a moltiplicare velocemente il trasporto pubblico”.
“A quelli che esultano per le chiusure e le limitazioni, ricordo che dietro queste attività ci sono migliaia di lavoratori e di famiglie, idem per il calcio – aggiunge il governatore – . Si fa presto a dire che è l’ultimo dei nostri problemi, così come è un po’ da moralisti punire solo i ragazzi della movida, un mondo dietro il quale ci sono altrettanti posti di lavoro da tutelare. Spero che la lettera della Conferenza delle Regioni al Governo venga recepita al più presto. Fidatevi di chi è sul territorio, altrimenti a cosa servono i confronti se poi le nostre osservazioni non vengono minimamente recepite?”.