Genova. A partire da domani le persone che vogliono entrare in Svizzera dopo essere state in Liguria non saranno più sottoposte all’obbligo della quarantena. Dopo l’esplosione dei contagi – arrivati a 8mila al giorno – il consiglio federale elvetico ha infatti cambiato le regole eliminando dalla black list tutte le regioni italiane incluse in precedenza. “Una buona notizia anche per i tanti liguri che si spostano per lavoro”, ha commentato su Twitter il presidente Giovanni Toti.
La decisione di inserire la nostra regione nella lista nera era stata presa il 25 settembre dall’ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ai tempi del cluster spezzino, spiegando che la situazione epidemiologica degli stati confinanti viene valutata su base regionale. Secondo quanto specificato dall’ente, un’area entrava nella lista se registrava più di 60 nuove infezioni ogni 100’000 abitanti negli ultimi 14 giorni. E in Liguria questo dato si attestava a 80, unico caso in Italia.
Ma come mai adesso che la situazione è molto più grave di un mese fa la Svizzera riapre i confini ai liguri? In pratica è cambiato il criterio: “Per decidere se in uno Stato o una regione vi sia un elevato rischio di contagio – si legge sul sito dell’Ufsp svizzero – si guarda al numero dei nuovi contagi per 100 000 persone negli ultimi 14 giorni. Se la sua incidenza è superiore ad almeno il 60% di quella in Svizzera, lo Stato o la regione in questione è inserito nell’elenco”.
Dal ottobre, quindi, l’obbligo di quarantena per chi entra in Svizzera è previsto solo per chi arriva da Andorra, Armenia, Belgio e Repubblica Ceca oltre che tre regioni francesi.