Genova. La strategia del governo per affrontare la seconda ondata di coronavirus “non prevede più il lockdown. Il lockdown è per chi non è attrezzato”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, stasera a Genova per l’inaugurazione del festival di Limes a Palazzo Ducale con l’intervista del direttore Lucio Caracciolo.

Il premier è arrivato in città poco prima delle 20 dopo aver partecipato ai funerali di Jole Santelli, presidente della Calabria morta ieri. In piazza Matteotti ha incontrato il sindaco Marco Bucci e il presidente Giovanni Toti, oltre alla direttrice di Palazzo Ducale Serena Bertolucci.
“Ho ribadito al Premier la visione della Regione Liguria: non dobbiamo farci prendere dal panico e oscillare come un pendolo tra la volontà di chiudere tutto per contrastare la pandemia e la necessità dell’economia di andare avanti. Dobbiamo muoverci con prudenza, rispettando tutte le regole, prendendo le decisioni giuste dove servono, differenziando le aree del Paese”, ha riferito Toti su Facebook dopo il breve dialogo.

Conte non si è fermato a parlare coi giornalisti a margine dell’evento. Restano sullo sfondo le ipotesi, emerse oggi dalle indiscrezioni di governo, di un coprifuoco dopo le 22 e dell’introduzione della didattica a distanza per fermare i contagi.

“Siamo tutti preoccupati perché questa seconda ondata sta stressando i sistemi sanitari nazionali, ma anche le economie, i tessuti sociali, in più i cittadini sono stanchi perché vengono già da una prova durissima”, ha aggiunto Conte. “Non sto dicendo che è meno pericolosa questa ondata, sto dicendo che abbiamo lavorato, facciamo tanti test, prima non eravamo attrezzati”. La strategia attuale prevede “fondamentalmente” di “rispettare le regole di distanziamento, auto-proteggendoci”, ha concluso il premier.
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