Genova. Limiti alla movida, feste private con un tetto massimo si persone, bar e ristoranti chiusi a mezzanotte e stop al calcetto: queste le misure in discussione in queste ore per tentare di arginare l’espansione di questa seconda ondata di coronavirus, e che potrebbero essere il contenuto del nuovo dcpm valido già da domani.
Una mini lockdown, per sperare di evitare quello vero, con tutti nuovamente a casa. Anche perchè secondo i dati in mano al ministero della salute, sul tavolo del consiglio dei ministri, il 75% dei contagi si verificherebbe all’interno delle mura domestiche. Contagi che poi si diffondono al lavoro, sui mezzi pubblici, nei luoghi di convivialità.
Anche lo smart work potrebbe essere nuovamente incentivanto, con un ampliamento del 70-75%. Ma non solo. Secondo le prime anticipazioni il ministro Speranza avrebbe posto un limite di 30 persone per i ricevimenti, e massimo 6 persone alle cene private tra amici in ogni abitazione.
E poi lo sport amatoriale, quello uscito dalla quarantena per ultimo, ma che per primo potrebbe ritornarci: stop a calcetto, basket e tutti gli altri sport di contatto, ma solo a livello amatoriale, per non fermare l’industria dello sport professionistico. Sul tavolo anche la riduzione del tetto massimo di spettatori per gli spettacoli, dimezzando da 1000 a 5000 per quello all’aperto e da 200 a 100 per quelli al chiuso. Una proposta che potrebbe portare in seria difficoltà un settore già piegato dai mesi di “clausura”.