Il caso

Coronavirus, a Oregina classe decimata da assenze “sospette”: la Asl ordina il tampone per tutti

Circolare a famiglie e docenti: "Troppi ragazzi a casa, abbiamo allertato la Asl". Ora si attende l'esito dei test

controlli scuole assembramenti

Genova. Quasi la metà degli alunni si trovava a casa con sintomi respiratori, ma solo alcuni di loro avevano eseguito il tampone. Una situazione che ha allarmato i genitori e insospettito la preside finché non è intervenuta la Asl disponendo il test obbligatorio per tutta la classe. E’ successo in una terza media della scuola Aldo Gastaldi, parte dell’istituto comprensivo Oregina, dove adesso si attende l’esito dei referti per decidere un’eventuale quarantena.

A confermare il caso è Marta Caltabellotta, direttrice sanitaria della Asl 3: “Abbiamo riscontrato in quella classe un numero di assenze superiore al 40% e per precauzione, come previsto in questi casi, abbiamo disposto il tampone per tutti gli studenti”. Secondo quanto segnalato da alcuni genitori sarebbero state le famiglie degli alunni assenti a decidere di tenere a casa i ragazzi senza tuttavia attivare la procedura prevista dal protocollo, ma l’azienda sanitaria smentisce: “Sono stati i pediatri che non hanno ritenuto di far eseguire i tamponi ai ragazzi, ognuno valuta in base ai sintomi che riscontra ma la Asl può sempre decidere di intervenire”.

Agli atti comunque c’è una circolare, inviata dalla preside Emma Lucchini a genitori e docenti, in cui si comunica che “a seguito delle numerose assenze è stata fatta segnalazione al dipartimento di prevenzione della Asl 3”. I ragazzi sono stati convocati per il tampone all’ambulatorio di via Agnese a Sampierdarena su due turni, uno oggi e uno domani, ma “la Asl fa sapere che potrebbero esserci dei tempi di attesa”, si legge nel documento

E poi un consiglio: “Si suggerisce di tenere a casa gli alunni nei due giorni 8 e 9 ottobre“. Ma nessuna sospensione formale delle lezioni, decisione che ha lasciato perplesse alcune famiglie. “Non rientra nei miei diritti perché sarebbe interruzione di pubblico servizio – ribatte la preside contattata al telefono da Genova24 -. Noi abbiamo seguito esattamente la procedura. La Asl non ha deciso la quarantena e io ho solo dato un suggerimento. Purtroppo dovremo fare l’abitudine a casi come questo, non deve rompersi nemmeno una maglia della catena”.

Adesso si attendono gli esiti dei tamponi, gli ultimi arriveranno probabilmente all’inizio della settimana prossima. Se dagli accertamenti risulterà anche solo un positivo “allora scatterà in automatico la quarantena – conferma Caltabellotta – di 14 giorni a partire dall’ultimo contatto accertato. Per questo la durata effettiva potrebbe anche essere inferiore”.

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