No party

Coronavirus, a Sestri Levante e Chiavari vietato festeggiare Halloween: “Troppo pericoloso”

Anche a Rapallo, Lavagna e Moneglia. L'ordinanza vieta anche di entrare travestiti nei negozi e regalare caramelle

Halloween al Caribe Club con kizombada e premiazione del costume più \"mostruoso\"

Tigullio. Vietato festeggiare Halloween, in tutti i modi possibili. Lo prevede un’ordinanza firmata dai sindaci di Sestri Levante, Chiavari, Lavagna e Moneglia specificando che “non è legittimamente possibile, nonché pericoloso per il possibile diffondersi del contagio, organizzare iniziative di tal genere” per il rischio provocato da “assembramenti, scambio di oggetti e caramelle, mancato uso delle mascherine”. Nel pomeriggio anche Rapallo ha adottato la stessa ordinanza.

Il provvedimento vieta esplicitamente “l’organizzazione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi tipologia, festeggiamenti pubblici e privati riconducibili all’evento della festa cosiddetta di Halloween”.

Ma non solo: l’ordinanza impedisce anche di “accedere agli esercizi commerciali e ai pubblici esercizi secondo le usanze della festa”, quindi niente costumi e maschere che non siano quelle protettive. Vietato persino mettere “a disposizione del pubblico caramelle, dolciumi e qualsiasi altra cosa in regalo”.

Per chi trasgredisce l’ordinanza sono previste multe da 400 a mille euro secondo il decreto legge del 25 marzo. Il provvedimento è in vigore su tutto il territorio dei Comuni nei giorni 31 ottobre e 1° novembre.

leggi anche
Generica
Immancabile
Halloween a casa col “coprifuoco”? Ecco come scegliere una zucca perfetta per le ricette liguri

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.