Genova. “Dalle 21 alle 6 del giorno successivo èsarà disposta chiusura al pubblico, fatta salva la possibilità di acceso ad esercizi commerciali lecitamente aperti e alle abitazioni private, la città non è chiusa, quelle che saranno oggetto dell’ordinanza sono aree di alta attenzione, si può andare al ristorante o a visitare amici e conoscenti ma non è possibile andare in giro in modo sregolato, non saranno consentiti sosta e assembramenti”.
Così il sindaco di Genova Marco Bucci durante il punto stampa covid e anche dopo il colloquio con la ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e la prefetto di Genova Carmen Perrotta in merito all’ordinanza sindacale che sarà pubblicata domattina alle 8 ed entrerà in vigore domani, giovedì 22 ottobre, alle 21.
“Non voglio che passi il messaggio che ci sono zone chiuse, che ci sono zone rosse dove è meglio non andare, non vogliamo dire non si va a Genova ma che ci si va con attenzione” ha aggiunto Bucci.
Le aree interessate saranno sostanzialmente quelle di “Certosa Rivarolo, di Sampierdarena da via Cantore in giù, il centro storico sarà al 95% coperto dall’ordinanza ma con due aree separate da una sorta di canale che comprende anche piazza Delle Erbe”, spiega il sindaco. Indicazioni ancora generiche, insomma, che saranno chiarite domattina con la pubblicazione del testo dell’ordinanza sindacale.
Sul fronte dei controlli Bucci avverte: “Inizialmente saranno sotto forma di moral suasion ma dopo il primo weekend, se ci sarà chi sgarra, ci sarà tolleranza zero”. Bucci, così come gli altri sindaci delle città metropolitane che hanno partecipato alla videoconferenza con Lamorgese hanno chiesto di avere le risorse necessarie (forze dell’ordine o fondi per assunzioni) per attuare le ordinanze prese.
“Questa è un’ordinanza solida, ci riserviamo – conclude Bucci – dopo aver visto come andranno i prossimi giorni di definire meglio le aree, ridurle o aumentarle, dipenderà anche dall’incremento dei positivi”.
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