Genova. Il problema è sempre esistito ma l’alluvione del novembre 2011 lo aveva portato alla luce in tutta la sua evidenza. Siamo al Campasso dove in quell’occasione le vasche che sono situate alla base della collina a est del quartiere erano tracimate riempendo la strada di fango e detriti. Il problema è che nei mesi precedenti il rio era stato pulito da rifiuti e vegetazione ma il sedimento era rimasto in volumi molto alti e con le piogge la tracimazione è stata inevitabile.
Nelle settimane dopo l’alluvione Aster aveva provveduto a svuotare le vasche all’imbocco della tombinatura ma il problema rischia di ripetersi a ogni allerta, rossa o arancione che sia. Ma finalmente i lavori definitivi sono in programma. Dopo alcune anticipazioni durante il consiglio comunale del 20 ottobre, altri dettagli sono arrivati nella commissione consiliare di oggi sulle opere di mitigazione del rischio idrogeologico in città.
“Sul rio Pellegrini è già stato fatto un intervento di pulizia dopo l’alluvione dell’autunno scorso – ha spiegato Stefano Pinasco, direttore Infrastrutture e difesa del suolo del Comune di Genova – ma lo sfornellamento, questo il termine più corretto, era importante ed è stato necessario intervenire fino a quattro metri di profondità per il ripristino della tombinatura, ora dovremo installare anche dei micropali per mettere in sicurezza il corso d’acqua e la rete”.
Per il programma annuale di manutenzione rivi del 2020, si prevede, nei prossimi giorni, sempre tramite Aster e per un importo stimato di 70 mila euro, di ripristinare due tratti ammalorati della tombinatura sottostante via Pellegrini. Già richiesto il nulla osta idraulico alla Regione.