Genova. Un centinaio di lavoratori ha partecipato questa mattina nel freddo piazzale davanti allo stabilimento Arcelor Mittal di Cornigliano all’assemblea con sciopero indetta da Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
L’assemblea fa parte di un ‘pacchetto’ di mobilitazioni indette dai sindacati a livello nazionale che prevede un ulteriore sciopero di 4 ore il prossimo 5 novembre.
In Liguria Mittal è stata la prima fabbrica a utilizzare le prime due ore di sciopero. Oltre che del contratto, su cui sono intervenuti i segretari di Fiom, Fim e Uilm, si è parlato ovviamente anche del futuro dello stabilimento con l’intervento del coordinatore dell’rsu Armando Palombo: “Ormai a livello di stabilimento le singole realtà hanno potere di spesa zero e ogni richiesta di investimenti anche minimi come le tute cadono nel vuoto – ha spiegato Palombo ai lavoratori – sappiamo che non è qui che possiamo chiedere risposte sul futuro e sappiamo che ci sono trattative riservate tra Roma e Londra mentre le scadenza del 30 novembre si avvicina”.
”Dal manuale della crusca: non vorrei che governo e Mittal facessero come i ladri di Pisa: di giorno litigano e di notte vanno a rubare insieme – ha concluso così Palombo il suo intervento – Noi non staremo a guardare”.