Genova. “Sono bloccata sul treno regionale 1691 che da Imperia va a Milano Centrale. La situazione è invivibile“. È la segnalazione che ci è arrivata questo pomeriggio da Giorgia Colletti, “una fuori sede che è scesa per votare, molto stanca”, come afferma lei stessa, protagonista di una delle frequenti odissee domenicali sui convogli che dalla Liguria raggiungono il Nord Italia e viceversa.
“Sono salita a Pietra Ligure, e fino a Genova era tutto tranquillo – ci scrive -. La capienza, a dire di Trenitalia, è dell’80% dando la priorità ai posti a sedere. Il capotreno è passato a Savona dicendo di liberare tutti i posti e che la capienza è al 100%. Adesso siamo fermi da tempo e il capotreno non si è nemmeno visto”.
Ma cosa è successo davvero? Il treno è rimasto bloccato alla stazione Principe per 40 minuti: doveva partire alle 17.44 ma si è rimesso in viaggio alle 18.24. Secondo quanto riferisce Trenitalia il problema non era tanto il numero di persone a bordo (c’era comunque troppa gente rispetto alla capienza consentita) ma la presenza di numerosi passeggeri senza biglietto.
Sul posto è intervenuta la Polfer che ha fatto scendere diverse persone. Poi “il personale di assistenza ai clienti di Trenitalia ha ridistribuito meglio tutti i viaggiatori e il treno è ripartito – riferisce ancora l’azienda -. Prudenzialmente sono stati attivati anche i bus sostitutivi ma non sono serviti”.
Forti comunque i disagi a bordo. “La temperatura è veramente alta e non ci si può muovere – ci ha raccontato Giorgia – e le mascherine sono un optional”. Poi la ripresa del viaggio verso Milano, “ovviamente col treno sempre pieno”. Attualmente in Liguria vige il decreto nazionale che prevede la capienza massima all’80% dei posti complessivi per cui i vagoni sono omologati, mentre prima era consentito occupare solo il 100% dei posti a sedere.