Genova. Il giudice Paolo Lepri ha condannato a tre anni, e senza la possibilità della condizionale, Felicio Angrisano, ex comandante della capitaneria di porto di Genova ed ex comandante generale delle capitanerie nell’ambito del processo sulla collocazione della torre piloti, crollata il il 7 maggio 2013 per l’urto della Jolly Nero provocando la morte di nove persone.
A luglio il pm Walter Cotugno aveva chiesto, per Angrisano, la condanna a cinque anni. Per altri imputati – ex progettisti, datori di lavoro e dirigenti che approvarono il progetto della torre – due condanne a due anni, altre condanne a un anno e 6 mesi, la condanna più bassa a Giovanni Lettich, ex capo del corpo piloti.
L’udienza si è svolta al modulo 5 dei magazzini del Cotone vista l’inutilizzabilità dell’aula magna del tribunale di Genova a causa del Covid.
Il processo sulla costruzione della torre, collocata alla testata di Molo Giano, era nato grazie alla tenacia di Adele Chiello Tusa, mamma di Giuseppe Tusa, una delle vittime del tragico crollo. La procura aveva inizialmente chiesto l’archiviazione ma la donna si era opposta e il gip aveva ordinato al pm nuovi accertamenti.
In dettaglio oltre ad Angrisano sono stati condannati a due anni di reclusione Paolo Grimaldi e Fabio Capocaccia, ad un anno e sei mesi e 20 giorni Angelo Spaggiari, Ugo Tomasicchio e Mario Como e a un anno, la pena più lieve, l’ex capo dei piloti del porto di Genova Giovanni Lettich. Per tutti, ad eccezione di Angrisano, scatta la sospensione condizionale della pena. Assolti l’ex funzionario del Cap Edoardo Praino (lo stesso pm aveva chiesto l’assoluzione), Paolo Tallone, Sergio Morini, Gragorio Gavarone e Roberto Matzedda.
Gli avvocati degli imputati condannati hanno già annunciato il ricorso in appello
In appello, nell’ambito dell’inchiesta principale sul disastro, era stato assolto il pilota del porto Antonio Anfossi (in primo grado era stato condannato a quattro anni) ed erano state confermate le assoluzioni per Giampaolo Olmetti, comandante d’armamento, e per il terzo ufficiale Cristina Vaccaro. Le altre condanne erano state confermate e in alcuni casi leggermente diminuite. L’udienza in Cassazione è stata fissata per il 16 ottobre.