Genova. “Serinopoli” è un parco giochi allestito grazie alla determinazione degli abitanti e delle famiglie di Serino, che hanno ricavato da un vecchio campo da calcio praticamente in disuso, un’area attrezzata per i più piccini immersa nel verde.

Un piccolo ma grande miracolo nato dal basso, dalla volontà delle tante famiglie che in questi anni hanno ripopolato lo storico borgo della val Bisagno, incastonato tra Sant’Eusebio, Molassana e Fontanegli, rivitalizzandolo, in controtendenza rispetto a molte altre aree della periferia genovese, spesso abbandonate a loro stesse.

Il parco, che sarà gestito dai residenti locali ma che è aperto a tutti, propone una struttura gioco con scivolo, altalena e un quadro di corde per arrampicarsi, è affiancato da altri giochi per i più piccoli, e alcune alberature che, nei prossimi anni, crescendo, assicureranno l’ombra e il riparo dal sole per i bimbi, come un ciliegio donato al quartiere dall’istituto Marsano. A fianco all’area, un piccolo campo da pallone, dove i bambini più grandi potranno giocare liberamente.

A sostenere l’operazione le stesse famiglie del posto, che in questi mesi hanno organizzato diversi eventi di autofinanziamento, insieme al Municipio IV Media Val Bisagno, che ha presenziato all’inaugurazione ufficiale: “Un’area gioco importante per i tantissimi bimbi che animano Serino ma soprattutto un segno tangibile di come un obiettivo condiviso possa creare comunità costruendo reti e rafforzando rapporti fra cittadini e istituzioni – sottolinea il presidente Roberto D’Avolio – In questo mandato, nonostante le scarse risorse, abbiamo investito molto negli spazi pubblici, a breve inaugureremo altri due giardini e stiamo lavorando per recuperare diverse aree verdi. Quello che chiediamo al Comune è più autonomia e risorse per progettare nuovi spazi ma soprattutto per mantenere al meglio i giardini esistenti”.

In occasione dell’inaugurazione anche lo spettacolo teatrale “Libri Viaggianti”, un evento dedicato ai bambini all’interno della rassegna del “Festival Teatrale dell’Acquedotto”, a cura del Teatro dell’Ortica, cuore e motore culturale della Val Bisango

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