Genova. Le scuole riapriranno il 14 settembre in tutta la Liguria, eccetto sei Comuni (in realtà potrebbe essere qualcuno in più) che hanno deciso di rinviare a dopo le elezioni. Tuttavia il 26,4% dei 176 Comuni che ospitano scuole lamenta “seri problemi di adeguamento delle aule o mancanza di insegnanti”. E ben 38mila studenti in tutta la regione non avranno a disposizione un banco monoposto allo squillare della prima campanella.
È quanto emerge dalla riunione tra Regione, Ufficio scolastico regionale, Anci e i vertici della sanità regionale che ha confermato la linea tracciata da Giovanni Toti: nessuna proroga, visto che anche il Governo è fermo sulla decisione di partire lunedì, e quei sindaci che hanno firmato un’ordinanza per posticipare lo fanno col rischio di vedersela impugnare perché illegittima.
Finora a decidere per il rinvio sono stati Bogliasco in provincia di Genova, Albenga in provincia di Savona, e in provincia di Imperia Soldano, Vallecrosia, Bordighera e Ospedaletti. Solo questi ultimi due sarebbero legittimati secondo le indicazioni fornite da Anci. In arrivo l’ordinanza per San Biagio della Cima, mentre Lavagna e Davagna sono ancora in bilico.
In ogni caso non sarà un inizio facile, secondo i numeri condivisi al tavolo. A Genova ci sono 26mila studenti, di cui 19mila sprovvisti di un banco a norma anti Covid. “Useranno gli altri”, ha tagliato corto ieri Bucci. In tutta la regione il problema riguarda 38mila studenti su 51mila.
Poi ci sono le difficoltà su aule e insegnanti che riguardano 46 Comuni liguri, cioè un quarto di quelli che ospitano un plesso sul territorio, di cui il 50% lamenta carenza di personale. Nella maggior parte dei casi, poi, le scuole andranno chiuse per l’election day, quindi sanificate, aperte per il voto, nuovamente chiuse e sanificate, infine riaperte per la prosecuzione dell’anno scolastico.
Per quanto riguarda il trasporto scolastico queste sono le misure annunciate da tutte le aziende per quanto riguarda bus e treni. Più complessa la questione scuolabus: “Abbiamo 102 Comuni che hanno bisogno di accompagnamento anche attraverso fondi aggiuntivi – spiega il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinacci – con questi hanno potuto affittare servizi supplementari e siamo riusciti a dare una copertura più ampia ed efficace possibile”.
Tra domani e venerdì emergeranno tutti i dettagli sul piano messo a punto dal Comune di Genova e sul protocollo sanitario della Regione per gestire i possibili casi di contagio in classe. L’assessore Sonia Viale ha confermato che le famiglie avranno la possibilità di effettuare il tampone presso ambulatori o postazioni dedicate ottenendo il risultato in 24 ore, “ma stiamo lavorando per accorciare ulteriormente i tempi”. Confermata anche la volontà di introdurre i test rapidi direttamente negli istituti, ma su questo si attendono anche le indicazioni del ministero della salute.