Genova. I cinghiali a Genova non fanno più notizia, ma una nottata così non la si vedeva da tempo. Chi in questo sabato sera ha seguito gli aggiornamenti sul canale Telegram del Comune avrà pensato che fosse in atto una vera e propria invasione.
Prima via Adamoli in Valbisagno, poi corso Gastaldi nell’immediato Levante. E ancora via Piacenza e via Bobbio sulla sponda opposta del torrente e poi via Albaro a ridosso del centro. “Massima attenzione per cinghiali sulla carreggiata“, dicono i messaggi su GenovaAlert tra le dieci di sera e mezzanotte, mentre numerose pattuglie della polizia locale presidiano le zone dove sono in atto le scorribande per evitare facili incidenti.
La notte brava degli ungulati si trasforma subito in tormentone social. “Ci stanno attaccando”, scherzano alcuni postando gli screenshot del cellulare mentre altri invocano pappardelle, polenta e patate per risolvere il problema. Sui gruppi della Valbisagno si segnala che c’è chi dà loro da mangiare in maniera mirata e sistematica (si parla addirittura di scatolette per cani nella zona di Molassana) azione che non solo costituisce un reato, ma contribuisce al trasloco sempre più stabile dei cinghiali dai boschi alla città, dove trovano cibo e un ambiente poco ostile.
Nei casi più gravi, anche stanotte, è intervenuta la vigilanza regionale che non abbatte sul posto i cinghiali ma spesso sottrae i piccoli alle madri per portarli nelle zone di addestramento dei cani da caccia. Una pratica condannata con forza dalle associazioni animaliste, che tuttavia al momento appare l’unica soluzione efficace per limitare il sovrappopolamento nelle aree urbane.